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| Tutte le auto sovralimentate che ho avuto modo di utilizzare non hanno mai presentato questo cedimento. Va comunque detto che: Il componente turbo è un organo meccanico apparentemente semplice, ma altrettanto complesso e delicato.
Rimasi stupefatto quando lavoravo per una ditta che eseguiva perforazioni pozzi acqua. quell'estate era talmente torrida che si decise di lavorare di notte, evitando le ore piu calde della giornata. i motori trivella da 160 cv ed il suo relativo compressore 650cv 8 cilindri, giravano a regimi di rotazione poco al di sotto dei max livelli, per poter opere a profondità sui 200mt. Pur essendo insonorizzati si era costretti a lasciare le portelle aperte, i fari illuminavano la zona operativa, ed all'interno del vano motore una "chiocciola illuminava" era il turbo incandescente. Quando capitava di bagnare l'accendino, accendere la sigaretta non era certo un problema.
Essendo un componente cosi delicato, temperature e regime, la sua lubrificazione è fattore fondamentale per la sua longevità.
un errore che molti fanno è: non permettere al componente un raffreddamento lento e graduale, sempre lubrificato da olio motore, lasciando il motore in rotazione minima.
quando lo si arresta... sopratutto dopo aver lavorato ad alti regimi ( basta stare in coppia motore), l'olio che lubrifica i cuscinetti a rulli, si surriscalderà sino a cambiare le caratteristiche. Benche oggi gli olii siano molto piu tecnologici, il rilascio di sedimenti a lungo andare possono creare danni futuri.
é pertanto consigliato lasciare il motore in rotazione al minimo, per un tempo di almeno 1 min, per favorire il raffrettamento appunto come sopra citato.
@nto...
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