Cosa guidavamo, Allora comincio io

Nel 90 per le strade di vienna



E questo è quello che conservo

Grande Albe!
Spettacolare la Kadett GSi! Era il 2.0 16V?
(... ma allora non hai guidato solo trabiccoli nella tua carriera automobilistica... )
e complimenti per la conservazione dei cimeli.
Bellissimo il volante corsa Momo in pelle... in effetti i volanti delle Opel anni 80-90 erano veramente inguardabili.

p.s. Vienna... fantastica città. Piena di storia (impero asburgico) e al tempo stesso moderna e "civile". Ci andai nel 2004, ho un magnifico ricordo.

p.p.s Con quel giubbetto di pelle, per le strade di Vienna sembri uscito da un telefilm di Derrik

In effetti albe sembra il collega di Derrick, quello che gli si doveva sempre spiegare tutto.
Mio padre che faceva il falegname, aveva una Opel Kadett famigliare dove caricava i mobili che poi andava a montare dai clienti. Mi pare avesse un motore 1000-1100. Era un vero mulo.
a Vienna ci sono stato qualche anno fa. Ho visitato le sue regge e il Prater. la qualità dell'arte presente nelle prime è media. Domina un barocco di matrice asburgica dunque spurio. Molto efficiente il sistema di trasporto pubblico. Però ho visto il museo dedicato a Klimt e Schiele. L'Austria visse un fecondo e tormentato momento di buona arte visiva nei primi decenni del secolo scorso, nel momento del secolare disfacimento asburgico.
saluti
Claudio

Speravo di poter passare a trovare mia madre in questi giorni, così avrei recuperato qualche vecchia foto, ma purtroppo grazie a Giani che ama l'arancio, la motivazione, pur nobile, non è sufficiente... nun ze poleeeee
e allora vi dovete accontentare di queste...

1994: il mio cinquino preso nel '89 ...ed è ancora con me... un pò dimesso adesso per la verità... SIGH!



nota per albe: quella all'interno non sono io prima di cambiare sesso ma è colei che sopport... ehm con la quale vivo felicemente ancora oggi

...in uscita dalla galleria del San Gottardo a bordo del "frantoio", anno 1993



e qui in transito nella Svizzera verde:



nota per albe: quella di destra non sta bruciando ma è l'Honda night hawk aerografata del mio amico

Campeggio a Porto Vecchio in Corsica, anno 1997



...to be continued... (se riesco a prendere le foto...)

complimenti per il cinquino con lo scarico cromato, il volante in vero finto legno ed i cerchi del 126... se non sbaglio poi è diventato reato federale andare a giro con quei cerchi li

certo che un tempo le auto le sentivi come parte di te per la passione che ci mettevi
oggi è tutta roba gia' confezionata che non sara' mai tua nemmeno dopo averne pagato tutte le rate

ma in sella al frantoio..... stavi andando a giocare a tennis con filini?

L'ultima volta che feci un campeggio in tenda..... eh... mi pare fine anni settanta nel casentino...ricordo ancora cosa successe. Poi un giorno se mi girerà bene lo racconterò cose di quel campeggio (in FIat 126) che che manco Fantozzi....a proposito del grande Fantozzi e Filini, semper presenti!
Saluti
Claudio

Complimenti per l'occhio attento ed esperto.
I cerchi sono del 126 prima serie ultime versioni, con i perni conici. Nota la finezza: all'anteriore ci sono quelli con le feritoie periferiche allargate, per il miglior raffreddamento dei tamburi.
Non ho mai saputo che fossero illegali quei cerchioni, hanno il canale da 4 pollici invece che da 3,5 come gli originali del cinquino. Semmai so che era reato federale montare le gomme 135/12 del 126 al posto delle 125/12 a libretto, perchè oltretutto quelle gomme andavano a toccare il bordo interno dei parafanghi. Infatti io montavo i 125/12 sui cerchi da 4 pollici e non ho mai avuto problemi.
Il volante è un Volksline piatto credo di provenienza maggiolino in VERO legno omaggiatomi da un amico meccanico dell'epoca e montato su mozzo a 6 fori che avevo in casa.
Cruscotto a 4 strumenti realizzato da me medesimo partendo da un pezzo di faggio massello di provenienza traversino ferroviario .
Assetto ribassato con balestra ad occhiello rovesciato e trapezi alzati di 2,5 cm, dietro ci sono molle corte e ammortizzatori adatti.
Ma il meglio è quello che non si vede... quanto tempo perso.. motore 595 reallizzato dal sottoscritto partendo da basamento originale 500, testata ribassata condotti lucidati e valvole allargate, albero a camme speciale (di Adolfo Romani, un preparatore Bolognese), albero motore equilibrato, carburatore leggermente maggiorato per non destare "sospetti" (no doppio corpo) e coppa maggiorata in alluminio. Non ho mai spinto sopra i 135 km/h perchè con il tettuccio in tela e senza i ganci blocca cofano c'era da farsela sotto....
Cambio sincronizzato montato dentro scatola originale 500.
Tutto fatto rigorosamente in casa. ...a parte ovviamente le lavorazioni meccaniche al centro rettifiche.

p.s. In effetti quel passaggio sul Passo del San Gottardo fu piuttosto fantiozziano. Pareva la salitella De Amicis poi ribattezzata Salita del Diavolo... Filini, batti lei?


Quanto mi piaceva andare in campeggio in estate! Soprattutto in Corsica... dove i campeggi sono ben ombreggiati, con piazzole larghe e frequentati per lo più da gente tranquilla, le classiche famiglie olandesi o tedesche, ben diversi dai campeggi nostrani infestati da ragazzotti cacciaroni che ti veniva voglia di fare una strage.
Era un modo stancante ma spettacolare per vivere i posti.
Poi passata una certa età la mia Lei non ne ha più voluto sapere...

un'estate io e Silvia abbiamo fatto il giro della Corsica in senso antiorario cambiando campeggio quasi ogni notte.

E si, passata una certa età, campeggiare diventa poco attraente. Almeno per me. Ora, da tanto in verità, alberghi o al massimo bed and breakfast... c'est la vie...
Saluti
claudio

Io avrei continuato ad andare in campeggio, persino oggi ci tornerei volentieri, magari saltuariamente, nella stagione estiva, giusto per assaporare ancora quel modo così "intimo" di vivere i posti.
Ma si sa chi è che comanda in casa... purtroppo bisogna sapersi adattare...

Hey Clà, non pensare che cambiando discorso ci dimentichiamo... vogliamo la storia del campeggio fantozziano in 126


Anche noi un anno facemmo una cosa simile ma partendo da Saint Florent, ai piedi del dito, arrivammo fino a Porto, sulla costa occidentale.
Ricordo ancora il campeggio a piane di Porto che si chiamava Les Oliviers ed era ombreggiato appunto da ulivi selvatici.
Spettacolari le Calanches e la strada che percorre le scogliere a piombo, con quelle spiagge favolose incastonate nella roccia.
La costa orientale la facemmo un'altro anno arrivando a Bonifacio e alla tonnara di fronte alla Sardegna.
E poi ricordo vari campeggi in boschi di eucalipti ... ho ancora il profumo balsamico e buonissimo nel naso.

siete proprio messi male
io invece in casa mia comando io, senza dubbio alcuno
anche ieri sera quando m'ha chiesto se volevo il risotto con le zucchine oppure le verdure ho subito risposto "il risotto"!

come? risotto o verdure?
risotto!

risotto o verdure?
risotto!

ed è andata così per un quarto d'ora finche' non ho detto "verdure"

poi quando sono arrivate le verdure mi deve essere sfuggita una qualche espressione che lei ovviamente ha subito notato
"cosa c'è? non ti vanno? guarda che me lo hai detto te!"

Bè Man, in realtà furono e sono anche le figlie, ora grandi ma ogni tanto in vacanza con Me e mia moglie vengono a non volere assolutamente andare in campeggio. La maggiore che ora ha 24 anni (ma anche la minore in verità) è schizzinosa assai. Maniaca della pulizia, non andrebbe mai in un bagno, che so all'aperto o frequentato da più persone. comunque abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco visto che pure io volevo stare "più comodo".
Riguardo alle vicissitudini più che fantozziane vissute in quel campeggio con in 126, la storia è un pò lunga. Vediamo se in questi giorni riuscirò a raccontarla.
Saluti
Claudio

Certo, in campeggio bisogna un pò adattarsi, l'igiene non è e non può essere propriamente impeccabile, anche se, come in tutte le cose, si deve fare un distinguo... ci sono campeggi puliti altri meno.
Probabilmente l'igiene e la privacy sono fra le ragioni per cui anche la mia compagna non ha più voluto saperne, sebbene per lei credo abbia prevalso l'aspetto "fatica" che in vacanza non deve proprio esistere.
E comunque, soprattutto in questi tempi di pandemia Covid 19, concordo che sono proprio da evitare come la peste.


Ma scusa, non potevi dirle che volevi il risotto?

Caro Albe dopo 26 anni di convivenza ho imparato una cosa: quando ho voglia di qualcosa, qualunque essa sia..., me la prendo/faccio/cucino da solo.

E quell'altra volta, era l'estate del 1978, appena diplomati andammo a Paestum in campeggio con la Dyane 6 che quando ti sorpassava un'altra auto era un miracolo se riuscivi a restare in strada. Pure quella che storia..... si vede che non sono più di primo pelo.
Saluti
Claudio

..... caro manhaus.... sto diventando ceco anch'io