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Viva l'Italia

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view post Posted on 18/3/2020, 14:45
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Mai come ora sono contento di dover pagare le tasse. Questi soldi in buona parte stanno servendo al nostro sistema sanitario che con tutti i suoi difetti rimane uno dei migliori nel mondo. Rianimazione, terapia intensiva hanno un costo molto alto, e il lavoro che si sta facendo è enorme e tanta è la fatica che gli operatori sanitari stanno affrontando per salvare vite umane e curare i contagiati che si aggiungono ai ricoverati per altre patologie. Un immenso grazie a tutti coloro che ogni giorno assicurano tutto ciò.
La cosa sarà lunga, non finirà presto, non illudiamoci, dobbiamo entrare nell'ordine di idee di rispettare scrupolosamente gli atteggiamenti sociali che ci vengono chiesti: in primis stare a casa. Poi avremo tempo di riprendere il tempo perduto. I miei subirono la guerra, ora nulla sto, stiamo patendo in confronto a quanto dovettero vivere e subire loro. Ho a casa una scorta di libri che devo leggere.... ^_^ ne approfitterò.
Viva l'Italia e viva tutti gli italiani che si prodicano per il bene di tutti.

Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Ho messo il primo verso dell'inno di Mameli. Nel mio condominio ogni giorno alle 18.00 lo cantiamo. Evviva!

saluti a tutti
Claudio
 
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view post Posted on 18/3/2020, 19:52
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Sono tra quelli che hanno capito tardi la gravità dell'epidemia: sino al blocco imposto dalla Lombardia l'8 marzo il Corona Virus era solo uno dei tanti argomenti. Senza quel blocco, secco, inatteso e senza precedenti nella storia repubblicana del nostro paese, sono certo che oggi saremmo con una sanità completamente collassata, inerme tanto a gestire l'epidemia quanto la restante popolazione non vittima del virus ma bisognosa dei servizi sanitari.
Quel blocco ha avuto due effetti: il primo, pratico, di contenere fisicamente il contagio; il secondo, indiretto ma altrettanto determinante, di rendere cosciente il paese che eravamo in emergenza.
Non fosse bastato ciò, un ultimo dettaglio ha cancellato ogni dubbio sulla gravità della situazione: la concordanza di manovra tra le forze politiche. Siamo il paese dove la politica si fonda sull'antitesi delle opinioni della controparte: se l'uno dice bianco, l'altro deve dire nero. A prescindere dai contenuti e dalle ragioni. E' il male della nostra politica, ma tant'è. Vedere che Conte recepiva ed attuava quanto dettato da Fontana ha eliminato ogni dubbio sulla gravità della situazione.
Ora: non sono mai stato patriottico, sono disincantato e scettico sulla rappresentanza politica di questo paese (destra, centro o sinistra non mi trovo rappresentato da nessuno), ma questa volta devo dare il mio plauso al governo nazionale ed al governo lombardo. Ritengo che, pur tra ritardi ed inciampi, la situazione sia stata gestita al meglio delle possibilità; non significa al meglio in termini assoluti: le cose possono sempre essere migliori, ma nel contesto della situazione non si poteva fare più di quanto si è fatto.
E lo dimostra la realtà internazionale: dagli sbeffeggi (vergognosi, indegni, deplorevoli) verso il nostro paese "appestato", ai deliri sull'immunità di gregge dei vari superuomini (tronfi di arroganza, seconda solo alla loro stupidità), alla corsa tardiva ai ripari degli stessi che oggi altro non stanno facendo se non applicare identicamente le nostre direttive e procedure per il contenimento del contagio.
Di meglio non si poteva fare, la riproposta pedissequa del nostro protocollo negli altri stati ne è la conferma.
Siamo ancora in alto mare: è un attimo fare qualche stupidata e cancellare i successi sinora raggiunti: speriamo di non fare i soliti italiani ma, per una volta tanto, dimostrarci responsabili e disciplinati. Non si tratta di vincere la coppa del mondo di calcio, ma di mantenere insieme questo sgangherato paese che è il nostro, è l'unico che abbiamo, e che forse è meno sgangherato di come pessimisticamente continuiamo sempre a ripeterci.
 
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view post Posted on 19/3/2020, 10:43
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Provengo da una famiglia, parlo dei mie avi fino a me, che ha letteralmente, anche fisicamente costruito e ricostruito l'Italia. Potrei stare ore a raccontarle. ma non è il caso, ne il luogo. Nonostante abbia sempre molto amato la mia Patria, non sono mai stato un nazionalista, anzi vorrei un Europa unico stato e senza frontiere. Chissà se ci si arriverà mai, resta un sogno, un mio sogno. Siamo passati dagli sberleffi iniziali di alcuni (non tutti), a un estremo rispetto per quello che stiamo facendo. Uscirne non sarà facile e non sarà breve. E il contraccolpo che sta avendo e ne avrà l'economia, sarà assai pesante. saranno i buoni italiani, i migliori tra noi che dovranno farsi carico di questo, sono convinto che ci riusciremo, io mi sto già rimboccando le maniche. Ora il mio pensiero va a tutti coloro che stanno lavorando a contatto con le situazioni critiche, mi inchino a loro e dico forza, almeno spiritualmente sono con voi e a tutti coloro che stanno soffrendo e a coloro che purtroppo hanno perso la vita...
Vita l'Italia, e viva gli italiani!!! :flag_italy.gif: :flag_italy.gif: :flag_italy.gif:
oggi alle 18.00, mi affaccerò come tutti i giorni al balcone di casa mia e con i miei condomini dirimpettaio canterò l'inno di Goffredo Mameli.
Saluti a tutti
Claudio
 
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view post Posted on 19/3/2020, 10:44

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norge sono abbastanza in linea con il tuo pensiero

questa europa poteva evitare di trattarci dall'alto in basso, francia e spagna hanno permesso le partite fino alla settimana scorsa ed adesso ne stanno pagando le conseguenze

i francesi sono fuggiti in massa da parigi dopo l'appello di non farlo, proprio come i loro cugini italiani dalla lombardia

mi fa rabbia, ma proprio tanta, constatare che i proclami in tv a reti unificate non collimino poi con i decreti scritti e firmati dalle stesse persone, anche se in fondo è sempre stato così

avevo i biglietti per il concerto dei negrita a pistoia il 29 febbraio, non ci sono andato perche' mi sembrava una follia, ma il 29 di febbraio ero io l'unico folle... dopotutto erano i giorni del video milanononsiferma

comunque si, è un paese sgangherato, con dei medici che fanno i medici ed altri che mandano certificati medici, medici col mutuo e medici con la barca a punta ala; miliardari diventati tali grazie allo stato e che adesso donano gli spiccioli e gente che arriva a malapena alla fine del mese a cui adesso si chiede di fare sacrifici.

visto che in cina hanno gia' casi di ritorno comincio anch'io a credere che prima o poi ci ammaleremo tutti, quindi l'importante è ritardare il contagio in modo da aver piu' tempo affinare i rimedi e magari approntare un vaccino, ma questi sono discorsi in piu'

in bocca al lupo a tutti.
 
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view post Posted on 19/3/2020, 11:59
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Il sistema italiano sta dando il possibile, anzi di più. Non so cosa altro si possa pretendere. E' il momento di lavorare e guardare al meglio dell'Italia. Ma in giro ci sono ancora troppe iene sciacalli ed evasori.
Viva l'Italia! :flag_italy.gif:
saluti a tutti
Claudio
 
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view post Posted on 19/3/2020, 12:37
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Anch'io, come norge, ho realizzato la gravità della situazione l'8 marzo, anzi per l'esattezza sabato 7, giorno in cui è uscita la famosa bozza del decreto sulla chiusura della Lombardia e di 11 province tra Emilia e Veneto, che poi, nel definitivo, sono diventate 14.
Domenica 8 sarei dovuto partire per la settimana bianca al Tonale, prenotata a dicembre dopo le solite lunghe e controverse discussioni in famiglia e al lavoro per far incastrare le ferie mie e di mia moglie. Non sono di quelli che aspirano ad "una vita in vacanza", e nemmeno di quelli che in fondo all'anno sono in debito di ferie... ad oggi ho circa 2 mesi di ferie arretrate da scontare... Cerco di concentrarle in una settimana in estate ed una in inverno perchè alla fine per noi questa è la migliore opzione e quella che ci permette di sentire la vacanza come un momento veramente speciale dell'anno e che interrompe l'incedere monotono e routinario del tempo. Ma vista la situazione di oggi... ben venga la routine!
Insomma, sabato 7 marzo avevo la macchina pronta, pulita e carica di sci e bagagli per partire. Appresa con incredulità e delusione la notizia della bozza, ci guardiamo negli occhi, comprendiamo la gravità del momento e, nonostante i pianti del bimbo, decidiamo che non è assolutamente il caso di partire, anche a rischio di perdere la cospicua caparra già versata. Poi fortunatamente l'albergo ci comunicherà che la tiene buona per un prossimo soggiorno (sperando che un giorno ci sarà questa opportunità...). L'indomani apprendiamo che al Tonale i 3/4 degli impianti sono stati chiusi e, di lì a qualche giorno (per l'esattezza dal mercoledì 11), avrebbero chiuso tutti gli impianti in Trentino. E poi, a seguire, l'escalation dell'emergenza.
Mentre noi, credo responsabilmente, rinunciavamo ad una partenza da tempo programmata ed agognata, quello stesso week end, in quelle stesse ore, decine di migliaia di italiani, credo irresponsabilmente, riempivano in fretta e furia le valige e improvvisavano una partenza verso le amene zone di origine o di vacanza, rischiando di espandere l'epidemia in tutto il paese.
Quella settimana siamo rimasti a casa, uscendo il minimo indispensabile per fare la spesa o per qualche sporadica passeggiata a piedi.
Oggi sto lavorando da casa mentre mia moglie che è medico è tornata "in trincea", con tutti i rischi che questo lavoro oggi comporta.
Sono d'accordo che nonostante tutto e sebbene si possa sempre fare meglio (soprattutto a posteriori...), il governo, di concerto con tutte le altre istituzioni, abbia fatto e stia facendo quello che va fatto e sia di esempio a tutti quegli Stati che un pò incoscientemente, hanno preso sotto gamba il problema e che ora piano piano stanno incanalandosi nei binari tracciati dall'Italia.
Una volta tanto, anche di fronte a paesi cosiddetti seri ed organizzati come la Germania, ci siamo comportati in modo esemplare.
Penso che ci sia ancora tanto da fare, non solo per quel che riguarda l'emergenza sanitaria, ma anche per le conseguenze che essa sta generando sul piano socio-economico. Sto pensando alla distribuzione degli aiuti e del cibo per tutti coloro che rimanendo fermi in casa hanno finito o finiranno presto le risorse per tirare avanti. Credo che qui sia necessario un ulteriore sacrificio da parte di tutti gli italiani che stanno bene nel dare un aiuto a chi si troverà in difficoltà, ma ce la faremo!
 
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view post Posted on 19/3/2020, 20:22
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"Qui come altrove, infermieri e medici di reparti “tranquilli” chiedono di essere spostati in prima linea. Eroi “normali”. Ne ho viste di guerre e so che in guerra l’umanità si svela, con poche vie di mezzo. O uomini o conigli. Succede anche col virus. Da una parte quelli che sentono la chiamata. Dall’altra i codardi, i falsi, i seminatori di zizzania. Quanta bella gente tiene in piedi questo Paese, nonostante l’acrimonia degli imboscati...."

Dal diario triestino di Paolo Rumiz su Repubblica di oggi
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 25/3/2020, 10:33
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continuo ad andare al lavoro in struttura sanitaria. cancelli chiusi, possono entrare solo chi vi lavora (ma alcuni servizi sono chiusi come la riabilitazione), e i fornitori. Abituato a dir poco a vedere una Roma caotica provo quasi disagio a vederla così. Tornato a casa dopo il lavoro e resto li. Così si deve fare. Alle 18.00 ci affacciamo in molti e cantiamo l'inno nazionale.
Viva l'Italia :flag_italy.gif:
Saluti
Claudio

"E così, miei concittadini americani, non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi; chiedete che cosa potete fare voi per il vostro paese..."
Quando J.F. Kennedy si insediò nel gennaio del 1961 alla casa bianca pronunciò un famoso discorso del quale un passaggio ho riportato. Ora lo attualizzo per noi e per me e mi chiedo: specialmente ora cosa posso fare per il mio Paese?
Saluti
claudio
 
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7 replies since 18/3/2020, 14:45   123 views
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