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Trump presidente

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view post Posted on 10/11/2016, 11:26
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www.doppiozero.com/materiali/fiele-elettorale


Fiele elettorale di Stefano Bartezzaghi

Ci sono poi state tante altre occasioni, non le ricordo neppure tutte. In una delle ultime, ho lasciato il divano da cui seguivo la diretta elettorale per scendere dal tabaccaio ad acquistare il primo pacchetto di sigarette, dopo tre anni e mezzo di astinenza. In Italia il pattern è sempre quello: sondaggi favorevoli, exit poll incoraggianti, prime proiezioni senza problemi e poi qualche dato non in linea, correzioni degli statistici, sorrisi beffardi degli avversari, sino al bicchiere di fiele dei risultati definitivi. La volta delle sigarette ho anche pensato che avrei dovuto cambiare qualcosa nella mia vita e la prima idea che concepii fu quella di prendermi un cane. Non so perché ma forse immaginavo una sorta di pet therapy. La routine del guinzaglio, dei giri al parco, dei sacchetti per le deiezioni mi avrebbe costretto a convincermi dell’evidenza: la politica non fa per me neppure da elettore informato ma passivo. Non me ne verrà mai nulla di buono, perché le mie convinzioni più profonde non hanno una base razionale bensì emotiva e quarant’anni di lettura accanita di quotidiani, di aggiornamento continuo nelle forme e sedi più qualificate, di discussioni con gli interlocutori più variegati, non sono bastati ad allontanarmi a sufficienza dagli empiti più idealistici della mia seriosa adolescenza.



Il cane poi non l’ho preso, e la vita è proseguita più o meno nei modi di sempre. Con qualche callo e qualche indifferenza in più, certo, a mano a mano che si accumulavano le esperienze. La mia città ha eletto sindaci come Mario Formentini (e non fu neppure malaccio), Gabriele Albertini (che oggi appoggia, e fruttuosamente, il governo per cui mi dicono che avrei votato io), Letizia Moratti. La mia regione, non parliamone neppure. Lo stato centrale, lo sappiamo – ma lì l’ignominia vera, ancor più che nelle elezioni andate male, fu nell’esito finale di quelle andate bene. Poi ci sono stati i Bush, Chirac, Sarkozy, la Brexit... Il fiele ha continuato a non piacermi, ma l’urto del suo sapore ripugnante è giunto ogni volta meno forte.



Ogni volta sono tornato con la memoria al trauma originale, la scena primaria della mia disillusione politica. Era l’autunno del 1980 e, dopo un tentativo fallito quattro anni prima, Ronald Reagan aveva vinto le elezioni presidenziali statunitensi. L’immagine che me ne era arrivata era quella di una sorta di pazzo guerrafondaio, alternata a quella di un’idiota e buffone manovrato da oscurissime forze del tutto contrarie a tutto ciò che io potessi sperare per il mondo. Nella cornice, i toni cupi della Guerra Fredda, la valigetta dei codici nucleari, gli ostaggi dell’ambasciata americana a Teheran. Avevo già visto Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick (avevo addirittura anche letto il libro) e adesso fra quel film e Tutti gli uomini del Presidente quello fantascientifico mi pareva il secondo.



Il mio ricordo è vago ma si situa con certezza sul filobus che la mattina mi portava al liceo. Ci avevo incontrato una compagna delle medie, che era affranta e terrorizzata dalla notizia, non per sé ma per il mondo. A me, in quel momento, parve che esagerasse: non perché non ritenessi gravissima la circostanza, ma perché la razione di fiele che avevo assunto alla notizia «Reagan presidente» mi portava a pensare che il vero danno, il potenziale pernicioso e tossico, non stava in come sarebbe cambiato il mondo ma in come sarei cambiato io, come saremmo cambiati noi, di fronte all’increscioso e all’incredibile.



Oggi, 9 novembre 2016, ho assunto un’altra razione di fiele. Mi ero coricato presto, senza neppure accendere la televisione. In un fugace risveglio ho letto qualche notizia un po’ meno ottimistica su Hillary Clinton di quanto avrei voluto, ma ho ripreso sonno senza esitazioni. Quando mi sono svegliato definitivamente ho letto il post di una cara amica che più o meno diceva: «Non capisco chi ha potuto dormire senza seguire le dirette elettorali». Io non ho fatto alcuno sforzo, invece, per evitarmi le tiritere delle opinioni precoci, il tifo insensato dei commentatori italiani, i sorrisi trionfali di chi l’aveva sempre saputo che finiva così. Dopo una notte di riposo, il fiele è meno amaro di quello che si assume senza aver dormito.



Oggi penso che più di me avesse avuto ragione la mia remota amica del filobus: la preoccupazione per il mondo doveva essere prevalente, visto che per noi stessi qualcosa avremmo sempre potuto fare. Per esempio, prendere un cane. Invece il mondo ha logiche rispetto alle quali ogni nostra pulsione di attivismo, partecipazione, passione vera e propria non pare avere alcuna reale incidenza. Sul nostro trepidare per i sorrisi di Barack Obama cadono i pietroni dell’Ohio; residue speranze sul Michigan e chissà poi la Pennsylvania...



Eppure, e sempre sperando di non sentire passare i caccia sulla mia testa, non riesco a essere davvero preoccupato di nulla quanto dell’effetto che subisco personalmente. Ma davvero spero ancora di vivere una qualche forma di armonia fra me e il mondo? Mi aspetto ancora qualcosa dall’uno e dall’altro? Sono ancora a quel punto?



Lo sforzo che avevo fatto, ancora prima di prendere quel filobus nel 1980, perché la mia giovinezza fosse pensierosa fu infinitamente minore di quello che faccio ora, per procurarmi un’anzianità spensierata. Sarebbe stato saggio fare in modo che quella prima disillusione fosse definitiva, una botta e via, per sempre. Mi è riuscito per altri traumi, da cui ho elaborato vittoriosamente il mio «Mai più! Nevermore! ¡Nunca más!». In questo caso ho invece indugiato e l’evento della disillusione è diventato un processo interminabile, con poche interruzioni (e, quelle sì, solo momentanee). In tutto questo tempo non ho saputo fare altro che attenuare l’offesa ripugnante del fiele. Non saprei neppure dire se sono io che riesco a diluirlo prima di assumerlo o se è il mio organismo che fa caso sempre meno ai caratteri sensibili della sua tossicità.
 
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view post Posted on 10/11/2016, 12:25
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Perfettamente in sintonia con Bartezzaghi...solo che vivo a Roma mentre lui a Milano, il liceo l'ho fatto più o meno quando lo ha frequentato lui, e il cane l'ho preso per cui regolarmente ogni mattina lo porto (anzi la porto visto che è femmina) in giro raccogliendo puntualmente le sue deiezioni.
Saluti
claudio
 
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SerMel78
view post Posted on 10/11/2016, 18:08




Non adoro Trump, ma di sicuro non parteggiavo per Ilaria... il problema è che in tutta l'America i Repubblicani non hanno trovato uno migliore di lui, e i Democratici una migliore di lei... Sicuramente, da titolare di armi e da difensore del diritto dell'essere armati, non mi ritrovo in Ilaria, che come tutti gli ignoranti e gli ipocriti vuole disarmare gli onesti senza che questo c'entri un piffero con i criminali (che armati sono ,e armati saranno). Oltretutto, la posizione anti Russia di Obama e di Ilaria non mi è mai piaciuta, anzi, se devo scegliere, preferisco essere pro Russia che pro America. In questo, Trump non ha nessun interesse a far guerre inutili con Russia e affini, anzi, ha già tutt'altra intenzione. Insomma, fra i due, non mi ritengo per niente dispiaciuto, dato che il finto "volemosebene" della Clinton come prima di Obama, non mi ha mai convinto, e la dimostrazione la si vede in giro per il mondo.
 
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view post Posted on 10/11/2016, 20:43
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Mah...Trump a parole è razzista, xenofobo e protezionista, tutte cose che alla fine hanno portato al fascismo e il fascismo ha portato alle guerre.
In più nega il cambiamento climatico in atto e, sempre a parole, vuole disdire gli accordi di Parigi per il taglio di emissioni di CO2.

Obama ha molto investito appunto sulle energie rinnovabili, per non parlare della riforma sanitaria da lui voluta che sempre Trump dice di voler abolire ... per me la scelta sarebbe stata ovvia.

La Russia ... non c'è piena libertà di espressione in Russia (oltre a un clima gelido), sicuramente non paragonabile in questo ad una qualsiasi imperfetta democrazia europea e americana.

E' che ora viene applicata, diciamo così, una insoddisfazione cosmica con annesso giramento di balle continuo ... che porta poi sempre a dire le stesse cose, che va malissimo che siamo poverissimi che la casta ci ruba soldi...cose poi non proprio vere visto come di media ben viviamo.

Ma tant'è, questa "insoddisfazione cosmica e annessa incazzatura perenne" va forte ... l'unica è che passi, magari battendo il muso su qualche disastro combinato "dal Trump di turno".

Qua c'è una opinione interessante di Baricco www.repubblica.it/speciali/esteri/p...532/?ref=HREA-1 ... neppure non troppo pessimistica, speriamo :) .
 
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SerMel78
view post Posted on 10/11/2016, 21:06




Perdonami, ma... tu hai evidentemente la fortuna di vivere bene e con un lavoro sicuro e ben pagato. Ma per la stragrande maggioranza degli italiani non è più così da almeno un decennio. C'è molta gente che fatica a mangiare fino a fine mese, non a pensare che auto comprarsi, e che sopravvive solo grazie ai genitori pensionati. Sulla Russia si dicono tante fesserie, quelle che fanno comodo ai nostri giornali. I miei amici che ci vivono da anni dicono tutt'altro. Così come sul discorso rinnovabili ecc. Non si campa al momento di rinnovabili. Inutile girarci intorno. L' energia si garantisce col fossile o col nucleare. Il resto non è costante, e non ci si può fare affidamento.
 
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view post Posted on 11/11/2016, 12:54
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Trump è stato, anzi è sostenuto da quelle anime sante de Ku Klux Klan, questo basta e avanza per capire, almeno per chi lo vuole capire. Che la Russia sia un eldorado di democrazia....sarà per questo che ammazzano continuamente giornalisti che cercano di spiegare come vanno lì le cose. La questione energetica, pur trascurando (????) il fatto che stiamo bellamente auto distruggendoci e l'utilizzo del nucleare e degli idrocarburi ha fatto tanto in questo senso, da parte di tutte le aziende energetiche il petrolio è condiderato una fonte obsoleta e si sta puntando ad altro.
Saluti
Claudio
 
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SerMel78
view post Posted on 11/11/2016, 13:02




Beh, la Clinton si è fatta fuori i suoi di oppositori... detto questo, comunque, quali sarebbero effettivamente le fonti sulle quali si vuole puntare? Perché sono curioso... Non parlatemi di pale eoliche e solare eh... chiunque ci sia un minimo in mezzo sa che possono andare bene per il singolo, non per la grande distribuzione.
 
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view post Posted on 11/11/2016, 13:11
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Beh, lo dicono loro che il petrolio è una fonte "obsoleta" mica io. Si punta da quel poco che so a diversificare molto le tipologie di produzione energetica. In un futuro più o meno lungo per chi avrà la fortuna di starci e se i ghiacciai sciogliendosi non avranno allagato mezzo mondo, ne vedremo delle belle.
Saluti
claudio
 
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view post Posted on 11/11/2016, 13:31
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Al di là degli indirizzi sociali ed economici che prenderà il governo americano, che saranno una legittima risposta alla volontà degli elettori, quello su cui dobbiamo riflettere è che i leader affacciatisi negli ultimi anni sulla scena politica non sono, per loro chiara ammissione, garanti dei diritti umani né del sistema democratico. Lo stesso sistema che gli ha eletti potrebbe esser modificato (nel nome delle più svariate menzogne dettate dalla momentanea contingenza) e noi elettori potremmo non avere più gli strumenti per far valere la nostra voce.
Questo deve preoccupare.
 
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SerMel78
view post Posted on 11/11/2016, 13:39




Esattamente quello che vogliono fare qui volendo il si al referendum.
 
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view post Posted on 11/11/2016, 13:45
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Corrà la qual cosa preoccupa anche me molto... non c'è da stare allegre, ma molto, molto vigili.
Saluti
Claudio
 
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SerMel78
view post Posted on 11/11/2016, 13:52




Esatto. Ecco perché guardo sempre con sfiducia verso chi vuole disarmare i cittadini onesti. È il primo passo verso la dittatura.
 
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view post Posted on 11/11/2016, 13:58
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Io al contrario guardo con molta sfiducia i cittadini armati. Cui prodest?
saluti
Claudio
 
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SerMel78
view post Posted on 11/11/2016, 14:01




Cui prodest? Anzitutto, uno Stato che vuole instaurare un regime... lo può fare molto più facilmente con cittadini disarmati, che non possono opporsi. Poi per tanti altri motivi: difesa (le pattuglie non possono dormire sotto casa mia), sport, caccia, mera passione, ecc. Quello che in America è un diritto che Obama prima e la Clinton poi volevano minare, qui è una concessione... per me è assurdo.
 
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view post Posted on 11/11/2016, 14:11
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Strani ragionamenti..."regime".. "cittadini armati (???)"... francamente non mi pare di vedere SS o agenti del KGB per strada.
Saluti
Claudio
 
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24 replies since 10/11/2016, 11:26   139 views
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