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Terremoto, ci si può convivere

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view post Posted on 4/11/2016, 11:20
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Istruttore

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in giappone ci sono templi in legno che hanno 1000 e più anni
 
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view post Posted on 4/11/2016, 11:34
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Dunque il giornalista giapponese ha detto una minchiata.
Saluti
claudio
 
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angor
view post Posted on 4/11/2016, 12:05




CITAZIONE (ClaudioN @ 4/11/2016, 11:03) 
però nessuno va a vedere in Giappone il Colosseo oppure i capolavori del Rinascimento giapponese.... a parte gli scherzi, prima di tutto riguardo la ricostruzione bisogna sentire e coinvolgere che là vive e ne ha patito la distruzione. a me nulla è successo perciò su questo non mi sento in grado di dire nulla.
Saluti
claudio

ok è vero...ma sono due cose diverse: un conto sono i monumenti, nei quali nessuno vive, un conto le abitazioni.
Posso capire l'attaccamento emotivo di una persona alla sua casa, così come il desiderio di rivederla nascere tale quale come era prima che venisse distrutta dal terremoto...fa parte della natura umana.
Ma se non vuoi piangere nuovamente in caso di futuri terremoti, che sicuramente ci saranno, le case DEVONO essere ricostruite con tecniche moderne.
E quelle vecchie non ancora cadute, se non ha senso raderle al suolo tutte, ma che almeno chi voglia farlo possa essere libero da vincoli che se prima erano solo anacronistici, ora sono anche criminali.

no, il concetto rimane: i templi giapponesi sono ancora in piedi non perchè erano costruiti per durare in eterno, ma perchè li hanno mantenuti nel corso dei secoli.
Quello che non gli interessa mantenere, viene raso al suolo...nuovo o vecchio che sia.
 
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view post Posted on 4/11/2016, 12:06
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Il discorso del come ricostruire oltre a dire che è necessario usare criteri antisismici, non essendo un tecnico, non saprei dire altro. Restano le persone con le loro sofferenze.
Saluti
claudio
 
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view post Posted on 5/11/2016, 16:54
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E' sempre molto rischioso avventurarsi in parallelismi tra culture così distanti quali sono quella italiana e quella giapponese. Mi limiterei ad osservare che il problema non sta tanto nel conservare l'identità storica, geografica e culturale, a mio giudizio neppure si pone la questione se costruire chalet stile Alpi svizzere ad Amatrice, quanto sulle tecniche da adottare per farlo. Se i templi romani e greci, che di sismi ne hanno subiti più delle costruzioni crollate, sono ancora lì forse significa che oltre ai materiali contano anche le tecniche impiegate. Spesso i limiti sono da ricercarsi nella cupidigia umana.
 
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view post Posted on 6/11/2016, 13:12
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Penso che sia (virtualmente) impossibile ristrutturare le "classiche" case di sassi e calce tipiche dell'Italia appenninica affinché siano sicure al 100% anche in caso di "qualsiasi" sisma.

Ciò non toglie che un adeguamento antisismico sia possibile, limitando di molto così i rischi per le persone.

Poi, certamente, tutto si può e si deve fare nelle nuove costruzioni affinché siano esenti da rischi sismici.
 
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angor
view post Posted on 7/11/2016, 08:55




CITAZIONE (CMaiorano @ 6/11/2016, 13:12) 
Penso che sia (virtualmente) impossibile ristrutturare le "classiche" case di sassi e calce tipiche dell'Italia appenninica affinché siano sicure al 100% anche in caso di "qualsiasi" sisma.

Ciò non toglie che un adeguamento antisismico sia possibile, limitando di molto così i rischi per le persone.

Poi, certamente, tutto si può e si deve fare nelle nuove costruzioni affinché siano esenti da rischi sismici.

Non basta concentrarsi sulle nuove costruzioni continuando ad aumentarne il grado di sicurezza: non si risolve il problema di quelle vecchie che cadono uccidendo le persone che le abitano.

E gli interventi di irrobustimento sono poco più che palliativi: resistono un po più delle case originali, ma cadono comunque.

Meglio che niente, sicuramente, ma l'idea è che lo Stato finalmente smetta di pretendere di mantenere muri di ciottoli in caso di ristrutturazioni/ricostruzioni, permettendone la sostituzione con strutture in cemento armato....eventualmente, mantenendo l'aspetto esteriore delle strutture originarie.
 
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view post Posted on 7/11/2016, 10:02
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:) Trovalo tu un governo eletto democraticamente che ha una tal forza da "imporre" la ristrutturazione o meglio il rifacimento dello sterminato e sicuramente non antisismico patrimonio edilizio italiano che io lo voto subito...

Quando la smetteremo di dare sempre, sempre la colpa di tutto a chi governa (poi li abbiamo votati "noi") e magari iniziamo a operare "in coscienza" forse smetteremo di essere la "caricatura degli italiani".

Oramai penso che tutti sappiano/sappiamo che la muratura antica in pietre e calce delle case italiane non può reggere anche a terremoti di modesta entità, quindi o ce le teniamo correndo il rischio, rischio che tanto per dire corriamo tutte le volte che andiamo in auto, oppure costruiamo in modalità antisismica.

Sinceramente non penso proprio che una legge impedisca di costruire così, e dubito anche che le attuali leggi di adeguamento antisismico per le vecchie costruzioni siano pessime come dite, mi sembra sempre di sentire i soliti, inutili, lamenti "da italiani".

Edited by CMaiorano - 7/11/2016, 10:08
 
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angor
view post Posted on 7/11/2016, 10:07




considerando quante accise ci costerebbe una cosa simile, io invece non sono sicuro che lo voterei :P

no, non dico di IMPORRE la sostituzione delle vecchie strutture con nuove, ma almeno di PERMETTERLA togliendo tutta quella serie di vincoli di conservazione sugli edifici cosiddetti "storici".
 
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view post Posted on 7/11/2016, 10:10
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Ma i piani edilizi, se non sbaglio, sono di competenza degli enti locali, questi qualcuno li avrà votati.

Pensare di votare "un rivoluzionario" che faccia come, per esempio, Hausmman quando trasformò Parigi da medievale "a moderna" https://it.wikipedia.org/wiki/Trasformazio..._Secondo_Impero

sinceramente mi pare un'altra "lamentela da italiani".
 
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angor
view post Posted on 7/11/2016, 10:34




le regole di salvaguardia artistica/storica sono nazionali, non locali.

poi, comunque, l'obiettivo non è stravolgere a prescindere, ma consentire il rimpiazzo delle sole murature obsolete, che di valore storicno non ne hanno, eventualmente salvaguardando l'aspetto esteriore che è quello che alla fine forma l'aspetto dell'ambiente cittadino.

[OT leggero]
Anche se, personalmente, credo che molte delle nostre città avrebbero bisogno di una buona riorganizzazione urbanistica, perchè sono arretrate e obsolete.
Ma oggi in italia siamo troppo conservatori: quel patrimonio edilizo che oggi difendiamo a costo della vita delle persone che lo usano, è stato creato dai nostri avi che hanno DISTRUTTO quello che esisteva prima per costruirlo, non per il gusto di farlo ma per adeguare gli edifici alle esigenze dell'epoca.
Molti palazzi che oggi ammiriamo, non sarebbero stato costruiti senza abbattere quelli che esistevano al loro posto.

"Triage": è quello che in Italia nessuno si prende la responsabilità di fare.
 
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view post Posted on 7/11/2016, 10:59
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Ma insisto ... quale parte politica potrà mai avere un simile "coraggio", chi la voterebbe mai?

Ergo <=> problema irrisolvibile <=> "lavorare tutti al meglio velocemente e in silenzio" (autocitazione)

Ciao :bye1.gif:
 
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view post Posted on 7/11/2016, 11:13
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Istruttore

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L'italia è la nazione degli scempi più che della conservazione. avendo la fortuna di avere un patrimonio artistico unico al mondo (che è la nostra grande ricchezza, anche economica), è inevitabile, anzi doveroso tutelarla. le tecnologie ci sono, basta applicarle. Certo è anche una questione di costi. Da bambino vivendo a Formia città addirittura preromana e dove comunque i resti archeologici erano tanti, ricordo che quando si costruiva (la città venne letteralmente devastata dalla corsa edilizia degli anni sessanta e settanta), i resti di civiltà millenarie,venivano distrutti con i martelli pneumatici. non sempre si faceva così, ma spesso e non solo a Formia. basta dare un occhiata alla valle dei templi in Sicilia.
saluti
Claudio
 
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angor
view post Posted on 7/11/2016, 11:56




è il problema di non avere il coraggio di distinguere tra livello di importanza...non può essere tutto pregevole, tutto artistico, tutto storico.
Il risultato è che nulla lo è veramente.
Il resto di un insediamento preromanico non può avere la stessa tutela di una crosta su un muro del '700 opera di un qualsiasi ignoto imbrattamuri come ce ne erano a centinaia all'epoca.
Invece oggi è così: non tocchi uno come non tocchi l'altro.
Così non si riescono a fare veri controlli sui reperti veramente importanti, perchè sono tutti importanti.....e, per assurdo, può benissimo essere che i primi spariscono mescolati con la ruspa ai ciottoli di un giardino perdendo un vero valore storico, mentre i secondi vengono assunti a capolavori e salvaguardati sprecando inutilmente soldi.

Nella pianura della provincia di Brescia, come del resto in quasi tutta la pianua padana, ci sono dei bellissimi castelli abbandonati, che stanno letteralmente crollando perchè nessuno si sogna di metterci mano con tutti i vincoli artistici e archiettonici attuali.
E cosa è meglio allora? Lasciarli andare in rovina o accettare di perdere parte del valore storico ma almeno rimetterli in piedi?
Certo, se nessuno da il permesso, nessuno è colpevole di averli modificati e quando crollano nessuno è colpevole se non ci sono i soldi per restaurarli come fossero il miglior monumento d'italia.

Il risultato, del resto, è facilmente visibile: non solo l'italia non produce più nulla di degno dell'opere dei nostri avi, ma nemmeno riesce a mantenere quello che abbiamo avuto in eredità.
 
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view post Posted on 7/11/2016, 12:28
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;) Veramente i nostri avi il terremoto se lo ciucciavano in silenzio, che altro non potevano fare ...
Quello che magari può fare lo stato è varare una legislazione che incentivi le "ristrutturazioni antisismiche", con tutti i limiti che ci siamo detti.

Basti pensare a qualsiasi paese "vecchio" appenninico, con le case le une attaccate/addossate alle altre, di pietra e calce, magari con i solai di legno, magari ogni isolato malamente diviso tra molte proprietà i cui proprietari sono defunti, residenti all'estero, eccetera...
 
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39 replies since 1/11/2016, 20:15   223 views
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