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| Noto ai più per le sue incursioni nel pop o nel cinema, Gato Barbieri in realtà è stato una delle anime della contaminazione jazz con i suoni sud americani e con Stan Getz (statunitense ammaliato dai suoni del Sud America) rappresenta l'arte più alta del sax sudamericano. Da "La Stampa" del 03/04/2016 Addio a Gato Barbieri, suo il sax di “Ultimo tango a Parigi” Aveva 83 anni, in carriera pubblicò 50 album e vinse un Grammy per le musiche del film di Bertolucci
È morto a 83 anni in un ospedale di New York il sassofonista argentino Leonardo “Gato” Barbieri, che vinse un Grammy per la musica del film “Ultimo tango a Parigi”. Lo riferiscono fonti della famiglia ai media statunitensi.
A novembre aveva vinto un Latin Grammy per l’eccellenza musicale. Allora il compositore e musicista jazz, riconosciuto come uno dei migliori sassofonisti latinoamericani della storia e con oltre 50 album all’attivo, aveva detto che ricevere il premio alla sua età era «una cosa sublime». E aveva lanciato un consiglio a tutti coloro che vogliono dedicarsi professionalmente alla musica: «Bisogna fare pratica, fare pratica e fare pratica».
Gato Barbieri imparò a suonare il clarinetto a 12 anni ascoltando Charlie Parker, ma poi passò al sassofono contralto e cominciò a essere riconosciuto nel 1953 quando suonò con l’orchestra di Lalo Schifrin. Ottenne la fama durante il movimento del “free jazz” negli anni ’60 e con le registrazioni di jazz latino negli anni ’70. Tuttavia la massima popolarità arrivò con la composizione della musica del film di Bernardo Bertolucci “Ultimo tango a Parigi”, nel 1972, che secondo Last-fm è considerato ancora il suo brano più ascoltato. Video
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