| Caro Man, abbastanza d'accordo con te. Dubito però che basterebbe poco per risolvere quella che è una crisi epocale. Cà, quella degli italiani scansafatiche e dei tedeschi lavoratori è una leggenda metropolitana da cui però attingi ingenuamente. Ci sono dei distretti in Italia dove la capacità produttiva e bes superiore a quella tedesca, certo a macchia di leopardo. Quello che ci frega è un carente senso dello stato che finisce per aumentare gli egoismi individuali. L'abbiamo detto tante volte e non voglio ripetermi. Ma non voglio parlare tanto di questo ma del problema principe della discussione. Fin che esistevano i blocchi est ovest, le tante, innumerevoli guerre che hanno caratterizzato la seconda metà del novecento erano tutte in qualche modo figlie di quelle temperie politiche, con innumerevoli variabili, certo. ora che il mondo non si regge , almeno formalmente su queste divisioni, è come se fosse saltato il tappo che teneva costrette tante contraddizioni. per giungere a noi (sennò il discorso sarebbe troppo lungo), la terza guerra mondiale (sostanziale anche se facciamo finta di non accorgercene) ora in corso è estremamente diversa da quelle precedenti, almeno per la cosiddetta "scaturigine". Non più si combatte per l'egemonia economica o razziale, ma per motivi religiosi (veri o presunti ma poco cambia). Il medio oriente, parte dell' estremo, parte dell'Africa (Cà l'Africa è un continente immenso non omogeneo, non categorizzabile facilmente) sono sprofondati in una guerra totale, le responsabilità dell'occidente sono tante, ma non di queste voglio parlare. La conseguenza di questo, il motivo scatenante che ha dato la stura all'esodo biblico che stiamo assistendo, è questo. anche qui le variabili che si interconnettono e che lo facilitano sono tante, ma il principale resta questo. stavo dicendo che è un'esodo biblico di cui non percepiamo ancora la portata e quando potrà durare e neppure come seriamente affrontarlo visto che ci coinvolge in pieno. Dico solo che l'unica maniera per fermarlo o almeno per limitarlo sarebbe la cessazione dei conflitti che l'hanno determinato (il resto sono chiacchere, come fai ad aiutare un paese in guerra?). Ma qui il discorso è ancora più difficile. non parliamo di un unico fronte ma di decine di fronti (perciò mondiale) che coinvolgono tante nazioni e addirittura continenti. a ciò si aggiunge la determinazione fanatica dei combattenti fondamentalisti con cui è inutile dialogare, dunque patteggiare. stando così le cose (e così stanno), la fine dei conflitti dovrebbe scaturire solo dall'annientamento di una delle parti e io auspico chiaramente di quella islamico fondamentalista. So di essere stato di una crudezza che non mi appartiene, ma altre soluzioni non vedo. Saluti Claudio
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