JE SUIS CHARLIE
Vero pareri interessanti. Umberto Eco, mente floridissima ha detto che questo dei fondamentalismi religiosi è il nuovo nazista ed io nel mio piccolo sono d'accordo con lui. Corrà non condivido se non in minima parte la tua asserzione, i giornalisti spesso non sono paladine della libertà e trasparenza ma servitori di un padrone (ho visto uno stomachevole Sallusti parlare dell'accaduto in TV), ma ve ne sono tanti, faccio l'esempio di Stella Gramellini, Rizzo, D'Avanzo e tanti altri senza il cui lavoro nulla o poco sapremmo di ciò che succede e di tante malefatte. Ho sentito Cacciari e letto una lucida intervista alla Bonino che disse diverse anni da quelle parti sull'Espresso (i giornali appunto). Entrambi non hanno nascosto le responsabilità occidentali (l'assurda invasione irachena della famiglia Bush per es. e l'alleanza con uno stato ambiguo come l'Arabia Saudita e non solo con essa), il nostro non capire quei mondi, le complicità ecc. ecc. senza nulla togliere e lo sottolineo, alla brutalità omicida dell'accaduto. Il fondamentalismo specie islamico è da combattere senza se e senza ma, novello nazismo appunto. Vero anche ciò che scrive 16983 (scusa ma me pare nun numero di telefono...
Riccà riguardo la tua ultima affermazione, la Le Pen e da noi Salvini stanno soffiando sul fuoco come era facilmente intuibile visto i personaggi. Voglio ricordare elencando i loro nomi coloro che sono stati uccisi anche per noi:
Stephan Charbonnier, direttore di Hebdo Charlie
Cabu, vignettista
Tignous, vignettista
Philippe Honoré, vignettista
Georges Wolinski, vignettista
Bernard Maris, economista e azionista del giornale
Elsa Cayat, giornalista e psicologa
poliziotto
poliziotto
forse c'è qualcun altro ma non sono riuscito a trovarne il nome e me ne dispiace
A tutti loro il mio pensiero, a tutti dico Viva la libertà, quei monconi che ne rimangono sono costati sangue ai nostri avi.
Saluti
claudio