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Perché Facebook ha acquisito WhatsApp

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view post Posted on 23/2/2014, 16:24
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Interessante articolo perché apre una riflessione, non tanto sull'acquisizione effettuata a (apparentemente) caro prezzo da Facebook, quanto sulla tendenza ormai consolidata dei nuovi media di sondare la nostra esistenza come mai era capitato prima. Uno strumento talmente formidabile da far impallidire persino le fosche le previsioni di Orwell.


Da Focus:

Perché Facebook ha comprato (a caro prezzo) il non redditizio WhatsApp?

di: Carlo Dagradi


Mark Zuckerberg paga 19 miliardi di dollari (tra azioni Facebook e contanti) per acquistare WhatsApp, il sistema di messaggistica istantanea che cresce di un milione di utenti al giorno. Perché l'ha fatto? Cerchiamo di capirlo.

Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha appena acquistato per 19 miliardi di dollari WhatsApp. Ha messo sul tavolo l’equivalente di 12 miliardi di azioni di Facebook e staccato un assegno da 4 miliardi di dollari (gli altri 3 miliardi sono costituiti da azioni vincolate per i dipendenti e i fondatori di WhatsApp). Un bel gruzzolo, soprattutto se confrontato a quello speso sempre da Mark nel 2012 per comprare Instagram (poco meno di un miliardo di $).

Fatto sta che adesso la società di Palo Alto, che ha più di un miliardo di utenti attivi, può contare anche su un network di utilizzatori esclusivamente “mobile” da 450 milioni di utilizzatori mensili che cresce al ritmo di un milione di nuovi iscritti al giorno. Sì, al giorno.

Ma quali sono i motivi che hanno spinto Facebook a un investimento così spaventoso? Fino ad oggi WhatsApp non ha fatto guadagnare ai suoi creatori/fondatori, Brian Acton e Jan Koum praticamente nulla. E allora perché Facebook ha deciso di staccare un assegno pazzesco pur di farla cosa sua?

Proviamo a capirlo, ragionando su tre punti chiave.

1 - Facebook vuole accaparrarsi più mercato.
Anche in Facebook è presente una applicazione di messaggistica istantanea. Diversa da quella di WhatsApp, certo: devi aver aperto l’applicazione, essere “su Facebook” e poi la usi a meno che un tuo amico non ti blocchi o un “non tuo amico” abbia deciso di non usarla… Poco immediato… E poco diffuso. Guardando i reali utilizzi mensili del servizio (non il numeo di download o iscrizioni), il Messenger di Facebook è usato dall’11% degli americani (è al top tra i sistemi di messaggistica) contro il 7% di WhatsApp. Nel resto del mondo, però, la situazione è diversa. Moltissimo diversa. Guarda la tabella qui sotto.

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2 - Necessità di innovare a tutti i costi (non importa dove né come).
Alcuni analisti hanno sancito che l’acquisizione sia una scelta non tanto economica (alla faccia, 19 miliardi di dollari…) quanto dettata da una ragione quasi speculativa: Facebook ora è quotata in borsa. Agli investitori non piace se ti quoti e poi non fai investimenti per far crescere la tua società. E soprattutto se non punti sull’innovazione.

3 - Far concorrenza a Google nella capacità di profilare gli utenti
A noi è la riflessione che piace di più. Vediamo di comprenderla, spiegando qualche semplice tecnicismo. Quando mandi un messaggio con WhatsApp a un tuo amico, per esempio “Stasera mangiamo una pizza con la bufala da Gino?”, lui lo riceve: ma tra spedizione e consegna succede qualcosa di importante. I server di WhatsApp elaborano le informazioni. Quali? A che ora hai mandato il messaggio. Chi sei tu e chi è il tuo amico (almeno come utenza di WhatsApp stesso). Quale modello di telefono state usando. Dove vi trovate. Dove avete intenzione di andare. Dove sarete a cena la sera. A te piace la pizza. Vi pare poco? Non lo è. Quando sarai nella zona della pizzeria (e il tuo smartphone lo sa, ha il gps), vedrai pubblicità magari del cinema di quella zona. Ci sta bene dopo la pizza, no?

E WhatsApp non ti ha rubato nulla, né è entrato come un terzino degli anni ‘70 nella tua privacy. Hai mai letto “termini e condizioni del servizio”? No, vero? Tranquillo, lo fa meno dell’1% di chi si registra a qualsiasi cosa.
Solo che in quei termini e servizi sta scritto che le informazioni vengono elaborate da… eccetera eccetera.

Nel caso di WhatsApp, l'applicazione si legge tutta la rubrica dei contatti del telefonino e la trasmette periodicamente ai propri server (leggi qui).

Che vuol dire? Che Facebook si è appena comperata 450 milioni di rubriche di telefonini.

Non lo fa solo WhatsApp, naturalmente. Per questo, Ibm ha vietato ai propri dipendenti l’uso di iMessage (il sistema di messaggistica di Apple, che funziona solo con gli iPhone) e perfino di Siri, il software di riconoscimento vocale. Perché non è bene che qualcuno dica a un computer di Cupertino “Fissami un appuntamento domani alle 12 con i capi di Google per parlare della nuova strategia delle applicazioni business”.

Di cosa vive Facebook? Di pubblicità. Come riesce a farsi pagare e a guadagnare un sacco? Fornendo pubblicità mirata, destinata in modo specifico a te, a me… Mostrando a ciascuno proprio quello che è più probabile che voglia vedere. Chi già lo sa fare, in modo magistrale? Google, con il suo AdSense. Evidentemente, per Mark Zuckerberg, queste informazioni valgono moltissimo. Al 19 febbraio, altrettanti milioni di dollari.

Riguardo alle acquisizioni (e alla loro prevedibilità), quando si immagina il futuro ci si espone a rischio cantonate. Per carità, nessuno ha la sfera di cristallo. Ma guardate cosa aveva immaginato lo studio di strategie di rete Casaleggio e Associati, ben prima che il suo guru scendesse in politica.
 
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view post Posted on 23/2/2014, 17:23
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Io avevo anche letto che l'anno scorso si era fermata la crescita di utenti di Facebook, utenti "classici" che utilizzano il social network da PC, probabilmente perché molti la utilizzano da smartphone o tablet.

In questo senso, l'acquisizione di un SW che va così forte su dette piattaforme ha appunto un senso...

:) Comunque io non uso né Facebook né WhatsApp perché le usano i miei due figli (il grande Facebook e il piccino WhatsApp), quindi visto che io mi DEBBO distinguere da loro mi limito ad usare questo forum, a volte intervengo sui blog di Repubblica, uso anche Skype ma con 2 o 3 contatti al massimo ... e uso anche Google Talk principalmente per contattare qualche collega al lavoro che non è in ufficio a Firenze.

:) Mi sono anche iscritto a Wikiloc Italia http://it.wikiloc.com/percorsi/cammino/italia, dove ho caricato tre miei itinerari anche off-road fatti in Sedici, e da dove ho scaricato diversi altri itinerari GPS sempre fatti in 4x4.
 
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view post Posted on 23/2/2014, 17:36
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Credo si tratti di scelte sagge, sopratutto quella di essere un nostro prezioso compagno di "viaggio" da anni. :D
 
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view post Posted on 23/2/2014, 17:45
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Eh ... con tutta questa tecnologia e tutte queste distrazioni è una lotta terribile tenere i figli in un alveo decente di studio e impegno ...
Per esempio ora Roberto (il piccino) sta esercitandosi al pianoforte, ci è abbastanza portato, certo è uno studio impegnativo e bisogna "scanagliarlo" cioè pressarlo, controllarlo da vicino che non si lasci travolgere da WhatsApp eccetera, essendo poi anche portato per questa tecnologia.

:D insegna e configura il telefonino al babbeo di suo fratello maggiore che è irrecuperabilmente negato da questo punto di vista.

Scusate l'O.T. :ops.gif: :offtopic.gif:, mi auto-cazzio :hammer.gif: .
 
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view post Posted on 24/2/2014, 11:18
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Mah, il mondo economico e tecnologico corre corre, certo non per il bene del prossimo ma delle saccoccie di chi ne è proprietaria. Altro che Orwell. Oramai sanno anche che tipo di carta igienica usiamo. Non ho whatsapp o come diavolo si chiama, lo hanno le figlie, ma io no. sono della generazione che preferisce parlare al prossimo più che scrivere. Certo fa pensare la decisione di facebook e il prezzo pagato.
SAluti
Claudio
 
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view post Posted on 24/2/2014, 13:38
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La preoccupazione deve essere non tanto nelle pubblicità mirate, che per quanto fastidiose sono il prezzo da pagare per la gratuità dei moltissimi servizi di internet, quanto nella schedatura di ognuno che da mani commerciali potrebbe passare a mani politiche, che in paesi dalle democrazie traballanti porterebbe a conseguenze non difficili da immaginare.
E non si tratta di ipotesi futuriste, lo abbiamo visto con la vicenda Nsa.
 
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view post Posted on 24/2/2014, 22:17
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Purtroppo il punto è proprio questo. Di contro c'è da dire che gli stessi strumenti sono quelli che oggi permettono rivoluzioni meno cruente (purtroppo non incruente) di una volta. La comunicazione è un'arma potente che essendo divenuta globale ha più forza di diverse armate.
 
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view post Posted on 25/2/2014, 09:47
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Resta il fatto di un pianeta dove i suoi abitanti avranno sempre meno margini di libertà. Quella del web può diventare un illusione se non un arma contro.
Saluti
Claudio
 
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7 replies since 23/2/2014, 16:24   117 views
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