Il bell'Antonio, Scusa Vitaliano...

E allora, visto che siamo da qualche giorno in Puglia, si va a tovare a PX il cui nome d'arte è Antonio. Partiamo, pensando strade belle e panoramiche, di far presto che si schiatta di caldo, invece.. anche il tom tom s'è rincoglionito, si vede che il caldo dà alla testa anche al satellite. Comunque, gira che ti rigira, bestemmia che ti bestemmia, si va. Superata Nardò, la strada diviene stretta e trafficata, semafori letargici costellano il percorso anche se di auto se ne vedono poche, rimpiangiamo le tanto amate rotonde! Ad Alessano, non ridente paesino , il navigatore ci fa fare dei giri che manco una pista di go kart per bambini! Esaurite le bestemmie usciamo da 'sto labirinto e finalmente si arriva a Gagliano: ci si para innanzi un signore in braghette e canotta! il primo istinto che ci assale è quello di invertire la marcia e tornare indietro, ma siamo toppo stanchi e decidiamo di fermarci. "caro Antonio che piacere vederti", mentre esausti scendiamo dalla 16. Un incazzato quadrupede ci ringhia nervosamente contro. Finiti i convenevoli entriamo in casa un istante prima di collassare tutti dal gran caldo. Ci accoglie una signora distinta ed elegante che nulla a che fare con il tizio che prima ci ha accolto, crediamo forse possa essere una parente di passaggio, invece no, è la moglie di Antonio! qui, cominciano le riflessioni esistenziali sul come e perchè certi destini si incontrano anche se paradossalmente paiono che nulla abbiano a che fare tra loro I misteri della vita non sempre sono interpretabili, capibili e sicuramente questo è uno di quelli.
(Fine prima parte che c'ho da fà.)
Saluti
Claudio

Edited by ClaudioN - 28/7/2013, 22:21

Ottimo Claudione, aspetto con ansia la prossima puntata.

Bene, dopo esserci rifocillati, visto che si è fatta l'ora di pranzo e dunque si pensa al desinare, Antonio canottiera ci porta tutti al mare ma non prima di averci fatto subire il classico giro turistico per vedere il faro di Leuca (macchissene...), frantumandoci i montalbaniani cabasisi descrivendoci per filo e per segno il perché delle colonne e relative scalinate che determinano la fine dell'acquedotto pugliese!!! cavolo come avremmo mai potuto continuare a vivere senza aver visto e saputo di questo capolavoro della propaganda del duce del fascismo!! Oltretutto Antonio canotta aveva parcheggiato la sua 16 davanti a dei moduli che alcuni operai stavano montando a 40 gradi a dir poco interrompendo il loro simpatico lavoro. Dunque si va via di buona lena perché i sunnominati operai erano andati a prendere delle pesanti chiavi inglesi e non sembravano molto disposti ad un sano e tranquillo colloquio. Allegramente si va verso la marina, si scende a mare davanti ad un portaccio turistico di quelli da speculazione spinta a tutto spiano, i termometri ormai non segnano più alcuna temperatura e l'unico appiglio per poter sopravvivere e buttarsi in acqua a prescindere dalla sua bellezza e qualità. Oltre a noi tre o quattro disperati sono lì, evidentemente il calore ha liquefatto i loro residui neuroni e allora agiscono privi di qualsiasi senso logico. Antonio canotta sotto l'ombrellone straparla, io vedo la madonna che serenamente ci indica la strada per lasciare questo inferno per tentare di sopravvivere. Spinto da umana compassione Antonio can., accorgendoci della nostra prossima fine, ci invita ad andar via da questo girone dantesco ma... tutto non si può avere e continuando il supplizio ci fa percorrere il giro di tutte le 128 ville padronal feudali che antichi e ricchi minchioni del posto si fecero costruire. come si può facilmente intuire, il nostro interesse rasenta il nome di una band italiana piuttosto in auge tra i ragazzi (eh, eh, eh...), il nostro cane intanto chiama la protezione animali denunciando soprusi e torture. Non c'è tra noi alcuna reazione, sfatti e disidratati non reagiamo più, in balia della mania ciceroniana della nostra guida. finito il tour palazzinaro, si continua lungo la statale costiera perché bisogna vedere il mare (quella cosa che da quasi una settimana stavamo bvedendo e frequentando ogni santissimo giorno)!!!
Finisterre seconda puntata
Saluti
Claudio

Edited by ClaudioN - 29/7/2013, 14:18

papalo ha ragione, sto naturalmente esagerando le situazioni, ma nulla per ora ho inventato. Antonio can.. optima persona!
Saluti
Claudio

Il tour del supplizio continua. per farci osservare meglio le scogliere del capo, attraversiamo la statale mentre accanto sfrecciano a velocità impossibili auto e moto italiane e non ma tutte con le stesse caratteristiche: le madonne che ci inviano più o meno allegramente i conducenti visto che in sostanza siamo quasi in mezzo alla strada. Non si sa come, ma usciamo quasi indenni dall'ennesima osservazione del panorama, tutta la famiglia compresa Nala la cagnetta denunciante, spera ora che si torni all'avito paesello per respirare un poco e riprenderci dalla stress cumulato, ma come accede in ogni nefanda storia, si continua ad libitum... Arriviamo alle "Maldive" spiagge locali dall'altisonante nome improprio e inopportuno, poi si va verso a Pesculusa dove Antonio can., perita di farci vedere l'ennesima spiaggia del ciufolo non prima di aver attraversato 'nà cavolo d strada dove polvere e zanzare dominavo sovrane, specie queste ultime il cui lavorio incessante è ancora stampato bellamente sui miei arti. Conscia dell' aver troppo voluto, preteso, fatto, la Pietas cala il suo manto su ciò che resta delle nostre persone e decidendo che per ora basta, libera Antonio can. dal suo abbraccio ammaliatore e questo svegliatosi capisce la criticità della situazione e lestamente (manco poi tanto) si torna a Gagliano non prima però di ammannirci il solito tour ad Alessano con la spiegazione di ogni singolo palazzo manco fossero la Farnesina, palazzo Barberini o giù di lì. Giunti alla magione antoniana riprendiamo un pò fiato cercando di fuggire o nasconderci quando il nostro vuole ammannirci qualche altra spiegazione pseudoturistica. E' oramai sera, dunque giunge l'ora, il momento bramato tutta la giornata e dunque sedersi un poco e lasciare che le mandibole vengano utilizzate per il fine per cui sono state create.
Fine della puntata, la prossima l'ultima sarà la descrizione della cena...
Saluti
Claudio

Edited by ClaudioN - 29/7/2013, 21:54

Ma almeno avete mangiato e bevuto bene? Io aspetto le altre puntate!

La descrizione della cena abbisogna di giusta meditazione e considerazione. Prossimamente verrà fatta.
Saluti
claudio

Ci mancherebbe Maurì, se per esempio la Puglia non avesse le grandi bellezze che ha, non ci andremmo da più di vent'anni, ma sai che noia per i miei scarsi lettori a leggere la descrizione sempre per esempio della cattedrale di Oria, pregna di un barocco cesellato da fine mani e con marmi policromi di grande fattura. La bella pietra leccese e il carparo che adornano la maggior parte delle chiese e dei palazzi signorili del Salento, abbisognerebbero di degna descrizione, ponderata e profonda, chissà...
Saluti a tutti
claudio

Ho spesso magnificato tra le alter cose, il panorama agricolo della Puglia spece nella sua parte salentina, non certo per un senso retorico del bel tempo andato quando la terra era sinonimo di bellezza (ma non si parlava dell'immane fatica dei contadini, spesso ritenuti semi-schiavi) ma per le sue geometrie eccelse degli alberi d'olivo e dei suoi stupendi vigneti, frutto non della casualità ma del lavoro millenario.
Saluti
Claudio