| Da Repubblica:
GINEVRA - Lance Armstrong perde i Tour de France e tutti i titoli conquistati in carriera a partire dal 1998. Lo ha annunciato il presidente dell'Unione ciclistica internazionale, Pat McQuaid, in una conferenza stampa tenutasi a Ginevra. L'Uci si è quindi uniformata alla decisione dell'Usada, l'agenzia antidoping statunitense, senza rimandare la questione al Tas.
"L'affare Armstrong è il più grave fatto nella storia del ciclismo, ma l'Uci nega - viene spiegato in una nota - di aver coperto il corridore". In effetti mai un controllo ha trovato positivo il texano in carriera, e resta comunque la sensazione di 'negligenza', che Pat McQuaid ammette: "Ringraziamo tutti i testimoni che hanno portato la loro testimonianza e con questa conferenza stampa vogliamo chiarire alcuni punti. Il primo è che Lance Armstrong non ha più alcun posto nel ciclismo. Certo, noi abbiamo delle responsabilità, dobbiamo ammetterlo. Però va anche considerato il periodo in cui questi fatti si sono verificati, 1998-2005, da allora molte cose sono cambiate, il sistema dei controlli sono più adeguati. Abbiamo più coinvolgimento da parte di tutti nel mondo del ciclismo, non solo dei corridori, ma anche delle squadre, le parole di tanti ciclisti che hanno dato la loro opinione come Wiggins o Gilbert sul caso Armstrong, dimostra che le cose possono cambiare. E' facile adesso guardare indietro e dire che poteva essere fatto molto di più. Per quel che mi riguarda, non ho alcuna intenzione di dimettermi. Ricordo che sono presidente dell'Uci dal 2007, e da quando sono in carica sto facendo di tutto per ripulire il ciclismo". McQuaid ha spiegato che le vittorie di Armstrong non saranno riassegnate, anche se la decisione deve essere ancora ratificata.
Collaborazione tra varie forze, è questo il concetto su cui insiste McQuaid: "La funzione delle forze dell'ordine in collaborazione con le federazioni è fondamentale. L' Uci non ha questa possibilità, per questo è fondamentale il lavoro delle polizie di tutto il mondo. In quegli anni pochi governi avevano leggi contro il doping. Oggi ci sono leggi e norme per combattere il doping nello sport. Noi possiamo solo raccogliere informazioni e dati che poi vengono utilizzate dalla polizia".
Sui premi in denaro, ingentissimi, vinti in questi anni, McQuaid prende tempo: "Venerdì prossimo discuteremo anche della restituzione dei premi vinti. La gestione dei riconoscimenti in denaro è una cosa che va cambiata".
In pratica, Lance Armstrong 'salva', tra le alte vittorie, il mondiale vinto a Oslo nel 1993, la Clasica di San Sebastian e la Freccia Vallone.
USADA: "E' UN GIORNO STORICO" - "L'Uci ha preso la decisione giusta sul caso di Lance Armstrong", commentano dall'Usada. In un comunicato Travis Tygart, responsabile dell'Usada, parla di "un giorno storico per lo sport pulito. Nonostante la sua iniziale oppozione all'inchiesta dell'Usada sul doping di squadra all'Us Postal Service, l'Usada è contenta che l'Uci abbia finalmente invertito la rotta su questo caso", dice ancora Tygart, prima di rinnovare l'appello affinchè venga istituita una "Commissione per la verità e la riconciliazione". "Ci sono molti altri dettagli sul doping che restano nascosti, molto più medici del doping, direttori di squadra corrotti e un'omertà che ancora non è stata completamente rotta", evidenzia Tygart.
"RESTITUISCA I PREMI VINTI AL TOUR" - Secondo il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, Armstrong deve restituire il denaro dei premi che ha guadagnato con i successi alla corsa francese: "Il regolamento dell'UCI è chiaro: quando ad un corridore viene tolto un posto che gli ha portato premi in denaro, deve rimborsarlo", ha spiegato oggi Prudhomme a Parigi. Secondo i calcoli del quotidiano sportivo "L'Equipe", Armstrong ha guadagnato in totale quasi tre milioni di euro per i suoi successi in Francia. Prudhomme vuole che i titoli vinti da Armstrong dal 1999 al 2005 non siano assegnati a nessuno. "Quell'epoca deve essere ricordata con la mancanza di vincitori".
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