Inauguro oggi questa nuova sezione del nostro forum, perchè , come sanno coloro che ci frequentano da tempo, la Sedici è un pretesto per trovarci e parlare di tante cose.
Da appassionato di musica, non sono esente anche dal fascino dell'alta fedeltà, pur essendomi imposto da anni un codice etico che limiti le spese in questo ambito, che chi conosce sa quanto possa risultare esoso, non disdegno la ricerca di un ascolto quantomeno gradevole e sufficientemente fedele.
Negli ultimi anni si è affacciato un nuovo fenomeno quello della "musica liquida" che si è fatto molto interessante anche per gli audiofili più esigenti.
Con musica liquida si identificano i file musicali (di qualsiasi formato) privi di un supporto solido (Nastro, vinile, DAC, CD, SACD, DVD ...) insomma tutto quel mondo che va dai conosciutissimi MP3 (formato lossy, ovvero con perdita di informazioni) a formati meno noti per i non appassionati, quali MPEG2, MPEG3, AAC (sempre lossy), passando per il formato WAV (PCM lineare, quello dei CD, non compresso), per arrivare ai FLAC, WMA, APE, WavPack, ALAC (formati lossless, ovvero senza perdita di informazione) che, senza perdita di qualità rispetto al file originale non compresso e garantendo la compatibilità con l'alta definizione, riducono di circa il 50% lo spazio di immagazzinamento dei dati.
Avrete già capito quindi che il termine "musica liquida" racchiude qualità differenti di suono. Ma la qualità non dipende solamente dal formato del file ma anche dal campionamento iniziale e finale del suono. Campionamento? Sì, quell'operazione che trasforma un suono (fonte analogica) in un file (supporto digitale) e fonte digitale (file musicale) in onde sonore. Tecnicamente sentirete parlare di conversione A/D (analogico/digitale) nel primo caso e D/A (digitale/analogico) nel secondo caso. Senza tediarvi con troppi tecnicismi diciamo, con molta approssimazione (non me ne vogliano i tecnici) che la trasformazione avviene "catturando" il suono originale in differenti punti. E' abbastanza intuivo comprendere che quanti più punti cattureremo tanto più "l'immagine" sarà fedele all'originale (con buona pace di Shannon). Ecco la relazione tra campionamento, frequenza e flusso dati, esistente tra i formati diffusi oggi:
Numero di bit | Frequenza KHz | KBit per secondo (stereo) |
16 | 44.1 | 1411 |
16 | 48 | 1536 |
24 | 48 | 2304 |
1 (DSD) | 88.1 | 5764 |
24 | 96 | 4608 |
24 | 192 | 9216 |
Per intenderci il formato 16/44.1 è quello dei CD, mentre il 24/96 e 1/88.1 sono quelli del SACD (Super Audio CD).
E' chiaro a questo punto che la fruizione della musica liquida può essere fatta in differenti modi che ne condizionano inevitabilmente il risultato finale. Non si può chiedere molto ai lettori MP3, neppure ai migliori (che per la cronaca non sono certo gli Ipod) e neppure ai nostri computer. Per ottenere il meglio dalla musica liquida bisogna rivolgere lo sguardo al mondo dell'Hi-Fi. Oggi per usufruire con piacere dei file in formato lossless (FLAC in testa) sul mercato sono disponibili convertitori D/A di grande qualità a cui spesso si associa un altrettanto grande prezzo. Ovviamente non è sufficiente disporre di un buon DAC (nome con cui sono contraddistinti i convertitori), ma è necessario avere una catena musicale all'altezza, che dovrà comprendere minimo riproduttore di file (può essere un PC), DAC, amplificatore integrato (alcuni DAC hanno lo stadio di preamplificazione quindi si potrebbe anche pensare "solamente" a un finale di potenza) e casse acustiche.
Edited by EasyRider16 - 11/5/2012, 22:52