| Un camionista vede lungo la strada un omino verde con una striscia bianca che piange. Si ferma e chiede cosa c'è che non va: "Sono verde, vengo dal pianeta Venere, sono ricchione e ho sete" risponde il piccolo straniero. "Bè, ti posso dare una Ceres, ma è tutto quello che posso fare per te". Si bevono una birra insieme e il camionista se ne va.
Due km più avanti, il camionista vede un omino rosso con una striscia gialla che piange. Si ferma e chiede cosa non va: "Sono rosso, vengo dal pianeta Marte, sono ricchione e ho sete" risponde il piccolo straniero. "Bè, ti posso dare una Ceres, ma è tutto quello che posso fare per te". Si bevono una birra insieme e il camionista se ne va.
Tre km più avanti, il camionista vede un omino viola con una striscia nera che piange. Si ferma e chiede cosa non va: "Sono viola, vengo dal pianeta Plutone, sono ricchione e ho sete" risponde il piccolo straniero. "Bè, ti posso dare una Ceres, ma è tutto quello che posso fare per te". Si bevono una birra insieme e il camionista se ne va.
Quattro km più avanti, il camionista vede un omino nero con una striscia rossa che fa gesti strani. Il camionista si ferma e chiede: "Ciao piccolo ricchione dello spazio, vuoi una birra anche tu?" E l' altro: "Patente e libretto, prego"...
questa è in dialetto Veneto (Vicentino?) Un pensionato, dopo una allegra serata passata all'osteria con gli amici che non vedeva da tempo, si appresta a tornare a casa. Sono ormai le 3 di notte e lui è decisamente fuori come un balcone. Con tanta pazienza riesce comunque a salire in auto e si avvia verso casa pensando: “... a vago pian pianeo, tanto i xe solo 2 km. No i me fermerà miga proprio a mi? Anca parchè se i me ferma, altro che punti i me cava. I mea brusa ea patente”. Ma ecco che, dopo neanche un km dalla partenza, un poliziotto gli si para davanti e lo ferma agitando la paletta: “Favorisca la patente”. L'ubriaco, pieno di paura, farfuglia qualcosa e cerca la patente nelle tasche della giacca. Prima di darla al poliziotto però ci infila dentro un pezzo da 100 euro. Il poliziotto prende la patente, la apre, vede la banconota, guarda un pò di traverso l'uomo, si mette in tasca i soldi e dice: “Vada pure, e guidi piano”. L'uomo riparte pensando: “... ben di dio, ea me xe 'nda ben. Mejo 100 euri in manco che sensa patente”.
Ma è ripartito da poco che un poliziotto lo ferma di nuovo. “... a porca m.... ma cosa xea questa ea strada del demonio” pensa subito l'uomo. Il poliziotto si avvicina, fa cenno di abbassare il finestrino e dice: “Favorisca la patente prego!”. L'ubriaco, sempre più impaurito per le possibili conseguenze, farfuglia qualcosa e cerca la patente nelle tasche della giacca. Finalmente, dopo quasi due minuti di ricerche, la trova, ma prima di darla al poliziotto spazientito pensa bene di infilarci dentro una banconota, questa volta da 50 euro. Il poliziotto prende la patente, la apre, vede i soldi, guarda l'uomo, facendo finta di niente si mette i soldi in tasca e scuotendo la testa dice: “Va bene, vada pure. E guidi con prudenza!!!”
L'uomo riparte per la seconda volta pensando: “... ben, ea me xe 'nda ben anca stavolta. Mejo 150 euri in manco che sensa patente. ormai so quasi rivà casa. Speremo ben parchè a gò quasi finio anca i schei, porco xio”. Ma ecco che, quasi per dispetto, un poliziotto lo ferma per la terza volta.
“ .... a porca m.... bueo el sindaco e tutta ea so giunta, ma cosa gai anca questi. Noi poe 'ndare in serca de deinquenti invese che romparme i coioni a mi? E sta strada de merda, ea sarà anca finia ... porco ...” pensa il povero ubriaco.
Il poliziotto si avvicina all'auto e fa cenno di abbassare il finestrino. Fra una bestemmia e l'altra l'ubriaco abbassa il finestrino e, con occhio da stato comatoso guarda il poliziotto che, serio in viso, gli chiede: “Nono, quanti schei gheto in scarsea?” L'ubriaco, che ormai non riesce più neanche a star seduto dritto, strabuzza gli occhi alla domanda del poliziotto. Si fruga in tutte le tasche e risponde: “A gò 25 euri capo ...:”.
“Dai vecio, dame 'sti 25 euri che te porto fora mi da sto casso de rotonda!”
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