SediciSx4 Italian Forum

Morti sul lavoro

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view post Posted on 4/3/2008, 09:25
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Ieri sono morti altri cinque operai...... a Molfetta.
 
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priovit70
view post Posted on 4/3/2008, 10:05




Purtroppo il problema della sicurezza sul lavoro sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, per usare un eufemismo...
 
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view post Posted on 4/3/2008, 18:17
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Riporto l'ultima tragica notizia:

5 morti sul lavoro a Molfetta

Intossicati, bruciati, precipitati, schiacciati, stritolati, investiti.... Quanti ne dovremo contare ancora?
Le emergenze di questo Paese si moltiplicano a vista d'occhio. Cos'è che non funziona? Le istituzioni? Troppo facile. Questo lasciamolo dire a chi deve fare della facile propaganda, ma noi cerchiamo di guardare con occhio critico alla realtà. E' facile accusare le istituzioni, perchè è come sparare sulla Croce Rossa. Il problema è immensamente più grande ed immensamente più difficile da risolvere. Il male si annida nella stessa cultura italiana, nella sua concezione dell'etica in ogni settore della vita sociale, nella cronica incapacità di reagire civilmente allo scempio che si perpetua da sempre.
 
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priovit70
view post Posted on 4/3/2008, 18:37




Non vorrei sembrare troppo ovvio o retorico, ma sicuramente la ricerca del guadagno al di sopra di tutto, al di sopra della stessa sicurezza, gioca un ruolo molto determinante nell'intera vicenda...
D'altra parte la stessa cultura contemporanea del dover far tutto di fretta, del "doveva essere pronto per ieri" non giova senz'altro...
 
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view post Posted on 4/3/2008, 18:42
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Provit70, ormai con la scusa della retorica si rischia di non poter dire più nulla. E' innegabilmente vero quanto dici: la cultura del profitto ad ogni costo ha sopraffatto ogni altra considerazione morale. Retorica? Anche la globalizzazione ed il ricatto occupazionale sono retorica? Perché la gente è disponibile a morire sul lavoro? Questa è la prima domanda a cui una società civile dovrebbe rispondere. Trovare una spiegazione plausibile alle motivazioni che hanno procurato un incidente è doveroso, ma lacunoso.
 
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view post Posted on 5/3/2008, 09:57
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Cari priovit ed Easy,
penso che abbiate ragione entrambi, la subcultura economica del "fare presto perchè costa"ed i ricatti occupazionali "o accetti questo o te ne vai", sono sempre più presenti nel nostro mondo del lavoro. Basta guardare un cantiere edile un pò in periferia e rendersene conto. Certo le istituzioni devono fare la loro parte, ma la responsabilità è sempre di coloro che decidono e poi fanno, è sempre dell'individuo, del rispetto che si ha per il prossimo, di come lo si considera. E' umanamente ingiusto che un uomo muoia mentre sta guadagnandosi il pane (sono sempre poveri cristi e non ricchi benestanti). Mi rammarico di non aver fatto abbastanza nel mio posto di lavoro anche in quanto iscritto al sindacato (CGIL), perchè non si fa mai abbastanza!
Scusate ma quello del lavoro è un tema che mi sta molto, ma molto a cuore.

Saluti a tutti
Claudio
 
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priovit70
view post Posted on 5/3/2008, 10:33




CITAZIONE
E' umanamente ingiusto che un uomo muoia mentre sta guadagnandosi il pane (sono sempre poveri cristi e non ricchi benestanti).

... quanto sono vere queste parole!!!
 
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view post Posted on 5/3/2008, 11:18
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Il lavoro, nel bene e nel male, occupa gran parte della nostra esistenza. Questa ovvia, ma non banale, constatazione è sufficiente ha sottolineare l'imprescindibilità di una corretta gestione delle norme che regolano i rapporti di lavoro da una società che vuol dirsi civile. Ma le regole esistono e qualcuno, seppur faticosamente, cerca di darvi attuazione. Allora cos'è che non funziona? Come diceva Provit è la ricerca della massimizzazione del profitto a minare dalle fondamenta tutta l'impalcatura che regge e regolamenta il lavoro. Gli infortuni e le tragiche morti sul lavoro sono l'aspetto più evidente, quello che maggiormente scuote l'opinione pubblica, di un fenomeno assai più complesso, che non risparmia nessuno e che sta riportando il mondo del lavoro indietro di decenni. Ovviamente il fenomeno non è avulso dalle ancora più complesse dinamiche sociali e macro-economiche che scandiscono la nostra esistenza. Ecco allora che la necessità di una nuova consapevolezza dei cittadini, di una nuova riscoperta dei valori politici della cittadinanza sono elemento necessario per il ribaltamento di una pericolosa deriva. E qui ci riallacciamo a quanto dicevamo l'altro giorno.
 
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view post Posted on 5/3/2008, 12:07
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Penso che il fulcro sia la riscoperta di valori politici e civili, valori di identità sociale e nazionale, valori storici e permettetemi costituzionali. Il problema è la condivisione di valori non di casta o settoriali ma realmente comuni, solidali. Il panorama italiano purtroppo non mi sembra andare in questa direzione. Mi sembra che l'individuo, le piccole presunte patrie urlanti con i loro egoismi, stiano dominando.
Sono convinto che l'azione personale abbia un peso notevole, (una volta si sarebbe detto "l'esempio"), anzi sono abbastanza fiducioso in un inversione di tendenza in positivo, in una nuova consapevolezza fautrice di un futuro migliore (non dimentichiamo la delicatissima e critica situazione ambientale.
Sono un illuso? Non lo so, io nel mio piccolo cerco di realizzare quello che dico e non solo di predicarlo.
Saluti a tutti
Claudio

P.S. ho finito il nero d'Avola, stasera apro un'altra bottiglia, ma di Chianti!
 
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view post Posted on 13/3/2008, 10:05
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Ieri, vicino Torino un operaio si è impiccato perchè aveva perso il lavoro. Non ho altre parole solo il mio sincero dolore che lo so, non basta!!!!!

Claudio
 
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Samby70
view post Posted on 13/3/2008, 10:28




Mi stringe il cuore per le famiglie, per i figli, ma sti pori cristi per guadagnare un pezzo di pane sono disposti a tutto, voi che fareste al posto loro?

In Italia per troppo tempo non ci siamo curati, sindacati compresi, di certi aspetti e ora siamo a rincorrere sia le leggi, che la mentalità che i guadagni, soprattutto nelle piccole imprese, per far combaciare il tutto <_<

Qui da me il fratello di una mia amica è rimasto schiacciato da una lastra di marmo sul lavoro, so cosa succede in una tragedia cosi, purtroppo.

Roma non si è fatta in un giorno e soprattutto quello che secondo me va cambiata è la mentalità già da quando siamo piccoli:insegnamo e facciamo insegnare ai nostri figli, vicini o amici dei vicini che con la prevenzione in tutti campi si può fare molto.
Se crescono così un passo avanti è già fatto.
 
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view post Posted on 13/3/2008, 11:33
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Far capire ai nostri figli quali sono stati gli errori commessi dai loro padri , affinchè possano non incorrervi è sicuramente alla base della costruzione di un futuro migliore. Purtroppo il senso della memoria storica si va sempre più perdendo, anzi direi che, superato anche il revisionismo, a favore della negazione del passato, abbiamo attuato un cortocircuito temporale per cui nè passato , nè futuro, hanno più senso d'essere, l'unica esistenza possibile è quella del presente. Mala tempora currunt.
 
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view post Posted on 13/3/2008, 11:40
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Easy,
sottoscrivo tutto, in specie riguardo la mala pianta del revisionismo. Se non siamo direttamente coinvolti, il problema non ci riguarda. E' questo il sistema di vita che mi pare piuttosto diffuso.

Salute a tutti

Claudio
 
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priovit70
view post Posted on 13/3/2008, 11:50




Anch'io sono completamente d'accordo...

Mi sembra però che nel forum abbia preso un po' troppo piede l'uso del latino; non mi toccherà mica andare a ripassarlo, vero? :mf_bookread.gif:

Sto scherzando, ovviamente, Easy, perdonami...
 
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view post Posted on 13/3/2008, 11:57
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Su Priovit un pò di ripasso:
rosa rosae
rosae rosarum
rosae rosis
rosam rosas
rosa rosae
rosa rosis

Saluti da Claudio il "rompi"
 
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92 replies since 4/3/2008, 09:25   808 views
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