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| Tralasciando le teorie complottiste, da quanto sto leggendo, l'ipotesi più plausibile è quella del cedimento a causa dell'inidoneità del ponte a sopportare le mutate condizioni del traffico. Si tratta di un progetto raffinato, ma concepito per un impiego totalmente differente. Probabilmente la verità, come sempre, è molto più articolata di quanto possa apparire in un primo tempo. Di certo l'Italia ha un territorio che richiede infrastrutture complesse e costose, costi che perdurano per tutta la loro vita. Di viadotti, ponti, gallerie, strade a rischio smottamento o frana ce ne sono un'infinità; quanto siamo in grado di tenere sotto controllo una rete così complessa? Molto poco direi, visti i molteplici casi di questi ultimi anni. Quello che mi dispiace è che ancora una volta prima delle cause si cerchino i colpevoli, quasi che lo scopo ultimo sia offrire un capro espiatorio e non trovare soluzioni. Questo è un atteggiamento che mi spaventa e non mi rassicura per il futuro.
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