mi mancano i biscotti

domenica, passo davanti ad un noto supermercato e vedo che è aperto.. non solo, c'è un sacco di gente dentro.

entro, solo per vedere cos'ha uno da comprare di domenica, quale sara' mai quel genere di articolo che non puoi attendere 24 ore, manco fosse metadone.

insomma entro ma non vedo niente di particolare in quei carrelli, non noto niente di diverso, tranne il percettibile giramento di scatole di chi è li perche' se si rifiuta lo trasferiscono nell'altro punto di vendita a 200km.

capisco che magari durante la settimana puo' essere scomodo fare la spesa, pero' potrebbe essere anche scomodo non avere un parente a casa la domenica a pranzo.

buona giornata.

abito a roma centro, i supermercati di generi alimentari per la maggior parte la domenica restano aperti (mq anche OVS, Upim COIN ecc. ecc.). ieri che era domenica, sono andato a prendere una bottiglia di zibibbo che dovevo regalare. C'è gente che lavorando il sabato trova comodo trovarli aperti. E' giusto o meno? da discutere.
Saluti
Claudio

la fai facile claudio.... non è sicuramente giusto, o almeno in questa forma

queste grandi catene distruggono il commercio facendo chiudere i "piccoli", rendono difficile la vita ai loro stessi lavoratori che "hanno famiglia" e rendono praticamente nulla la possibita' di farsela a chi ancora non l'ha e rincoglioniscono migliaia di persone che preferiscono passare il fine settimana in un centro commerciale.

ps: io invece dello zibibbo dovevo regalare degli antibiotici e c'era una sola farmacia aperta su quattro.

La scorsa estate ero in vacanza ad Anterselva di Mezzo, un paesino in una piccola vallata immersa tra le Alpi vicino al confine con l'Austria.
Arriviamo di sabato e, abituati alle evoluzioni consumistiche che ormai hanno dilagato su tutto il territorio nazionale (perfino nelle zone economicamente depresse dove abito...) decidiamo che l'indomani mattina passeremo al piccolo market del paese (anch'esso affiliato a una nota catena) e faremo un pò di spesa di prodotti tipici prima di andare a fare una bella passeggiata.
Ma quando ci troviamo dinnanzi all'ingresso del market... SORPRESA! E' chiuso. Un cartello scritto a mano con il vecchio pennarello in un italiano un pò stentato (lassù in sud-tirolo la lingua ufficiale è il tedesco) recita più o meno così:
"Gentile cliente, questo esercizio commerciale la domenica rimane chiuso per permettere ai suoi dipendenti di riposare e trascorrere una giornata con la famiglia. Ci dispiace per il disagio ma siamo certi che comprenderai. Au fidersen"
Beh... non mi sono nè arrabbiato nè avvilito, mi è sembrato subito saggio, rispettabile e fondamentalmente giusto quel messaggio e così quel giorno ho speso più volentieri i soldi per consumare un pasto al rifugio.
Non è un caso che, al dilà di tutto quel che si può dire sulla durezza di quelle popolazioni, in quei posti si vive bene, tutto è pulito e ordinato, c'è un senso civico e di rispetto per l'ambiente molto elevato... e i negozi sono chiusi la domenica.

Allora, premetto che fare la spesa e girare per negozi mi fa venire l'orticaria. Ci vado perché mi è necessario, ma la domenica manco sotto tortura mi vedrete in un centro commerciale (che frequento pochissimo o niente). Gli unici che mi attizzano un poco sono quelli di elettronica dopo vado, ma raramente a curiosare o le librerie dove comprerei quasi tutto quello che trovo.
Detto questo, caro Man l'estate scorsa stavo anche io in Alto Adige, in val Pusteria nei pressi di Brunico, e lì c'era un enorme centro commerciale della Despar aperto anche la domenica. E non solo quello, giusto i negozi dei paesini erano chiusi, e manco tutti. A S. Candido tutto aperto. In altri periodi dell'anno non saprei, ma in estate si. Gli ospedali e le cliniche logicamente il sabato e la domenica non chiudono, il personale turna, come anche quello delle forze dell'ordine. Chi lavora la domenica per contratto ha diritto all'indennità festiva. mi ritengo fortunato a non lavorare il fine settimana, almeno posso organizzare qualcosa. Le figlie oramai le vedo poco pur vivendo ancora con me, ma in effetti stare due giorni a settimana lontano dal lavoro mi giova alquanto. certo in una città turistica come Roma sarebbe difficile chiudere i negozi, almeno quelli di un certo tipo e grandezza la domenica. ribadisco che è un discorso difficile al quale io non so dare soluzioni certe e condivise.
P.S. per Albe. mai regalato antibiotici per fortuna....vicino a casa mia ci sono diverse farmacie notturne aperte dopo le 20, la domenica capita di dover girare per trovarne qualcuna aperta. A proposito dello zibibbo, ottimi quelli della Pellegrino e della Florio. Vini liquorosi che accompagnano piacevolmente la pasticceria meglio quella secca.
Saluti
Claudio

claudio non era per farti un appunto, era per sviluppare un argomento
e riprendendo proprio quello che hai detto "un enorme centro commerciale" e quanto detto da gian "che devono riscaldare un giorno in più" mi vengono altri pensieri per la testa:
-"si devono scaldare di piu'" e d'estate invece si raffreddano, tant'è che a firenze vanno al centro commerciale "gigli" per trovare il fresco invece che al passo della consuma
-penso a cosa succede quando chiudono e tutte quelle tonnellate di cemento stanno la per anni, come è successo per pratilia ( http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/...0956?refresh_ce )
-e penso anche a quanta influenza puo' avere un grosso gruppo nell'ottenere licenze in un piccolo comune, ma non voglio pensare male, mica sono andreotti.

buona serata

ps: zibibbo? a chi? la prossima volta porta un vinsanto antinori, anche se per campanilismo dovrei consigliarti un frescobaldi

Edited by albe.rossi - 29/1/2019, 19:29

Ora il discorso dovrebbe prendere una direzione assai più ampia e articolata. Si chiudono non solo centri commerciali, ma fabbriche, depositi e tanto altro. Poi spesso, quasi sempre si lasciano lì, abbandonati perché demolirli costa tanto e perché le amministrazioni pubbliche all'atto di concedere le licenze (oltremodo spesso sono terreni pubblici), mai o quasi inseriscono una clausola che in caso di chiusura c'è l'obbligo di ripristinare e liberare quegli spazi.
caro albe, ho una discreta conoscenza di vini anche se ora li frequento poco. Non disprezzo il vinsanto, anzi. I vini liquorosi sono molti, presenti in tutta la penisola, da Verduzzo di Ramandolo friulano (veramente ottimo) ai moscati secchi piemontesi e così via. Però devo dire che rispetto a queste tipologie vitivinicole, quelli siciliani e ancor meglio di Lampedusa, sono imbattibili. I passiti di Pantelleria sfiorano il divino ,il marsala secco appunto di Marsala (Florio docet)hanno dei gusti e profumi superiori. Senza toglier nulla agli altri che ripeto, quanto posso bevo allegramente, ritengo siano i migliori.
Saluti
Claudio

Quando si parla di lavoro sto molto attento. Parliamo di esistenze, di fatiche, a volte di soprusi, di diritti violati ma anche di paraculi. Sicuramente in alcune date vieterei l'apertura dei negozi, per intenderci, il primo maggio, natale, ferragosto, insomma le festività più importanti le salvaguarderei. Per il resto vale il discorso che ho fatto prima per cui non mi sento di dare soluzioni ottimali.
Saluti
Claudio

è evidente che non a tutti il fritto la sera fa lo stesso effetto.

Vabbè dai Albe, potevi dirmelo che hai mangiato il fritto misto alla Rotonda...
così non rispondevo neanche!



p.s. scusa norge, ma non ho saputo resistere...

le vendite on line nemiche del commercio....
se così fosse i centri commerciali sarebbero vuoti

il problema di una economia a rotoli come la nostra è che non c'è una sola causa

sicuramente la politica economica degli ultimi 30 anni è stata fallimentare, praticamente da quando hanno smesso di mandarci dollari e rubli ed abbiamo iniziato a camminare con le nostre gambe

a fine anni ottanta abbiamo cominciato a falsificare i bilanci, poi con la cee c'è toccato cambiare metodo ed è esplosa la spesa pubblica

capiamoci: è esplosa la spesa pubblica perche' abbiamo cominciato a monitorarla, è come se metti il contagiri ad una panda di un vecchietto... non è che fa 8.000 giri perche' gli hai messo il contagiri... li faceva anche prima.

allora si diceva delle vendite on line.....
utilissime per scoprire quei prodotti che ti dicevano "non esistere" e per avere un'idea dei prezzi
se poi trovi un commerciante locale che non vuole arricchirsi in 2 mesi e pratica quindi un ricarico "decente", su tanti prodotti in cui incide il trasporto è piu' conveniente che cliccare su amazon

che poi fate due palle così per la roba a km zero, e poi in un condominio di 20 famiglie ogni giorno passa 3 volte il corriere a portare sta roba comprata su internet.
pensavo.... non è un po ipocrita comprare una macchina euro 12 e poi far girare questi daily smarmittati?

tornando a noi, conoscevo un fruttivendolo ("fruttarolo" nota per claudio) che vendicchiava (vuol dire che gli affari andavano benino) poi un giorno aprì a 10 metri di distanza un bel ipermercato ed il tale si preoccupo' tantissimo; poi dopo qualche mese lo ritrovai tutto felice, perche' pare che la frutta del centro commerciale facesse letteralmente schifo e peranto gli triplico' il lavoro.
Meglio per lui, ma non per gli altri negozi di altri generi che han chiuso.

Mai sentito parlare di "liberalizzazione delle licenze"?
la spiego brevemente
secondo il genio che l'ha introdotta, l'economia "non gira" (siamo nel 2006) perche' mancano i negozi, la gente non si veste, non mette benzina, non si lava, non legge il giornale perche' non riesce a trovare dove si comprano (non dite che non vi è capitato).
allora che si fa? si liberalizza!!
sei un benzinaio? bene puoi vendere i giornali
sei un giornalaio? puoi vendere tergicristalli
e l'economia ripartì.... ve lo ricordate il boom economico del 2006?
no? bhe nemmeno io.
allora visto che non è servita a niente quella legge sara' stata cancellata...
non proprio "quella legge" autorizzo' i supermercati a poter vendere qualsiasi cosa, dai medicinali, ai giornali, alle gomme, all'olio motore, le batterie.
Che ovviamente, essendo rifiuti pericolosi, vengono anche ritirati....
Certo..... vengono ritirati se gli riporti "il vecchio", ma se non gli riporti niente non sono tenuti a controllare che fine fa il rifiuto

e se lo compro su internet?

alla prossima

Edited by albe.rossi - 16/2/2019, 20:51