ciao claudio,
non voglio arrivare da nessuna parte, esprimo solo le mie perplessita' ed anche per compensare tutto questo europeistico entusiasmo (volevo dire infondato ma me lo tengo per me)
siamo in ballo e non c'è altra alternativa che ballare, mica voglio uscire dall'europa... e poi anche se volessi cosa cambierebbe? mica conta quello che voglio io
forse l'errore è stata la moneta unica senza tenere presente meccanismi, necessita' e realta' di ogni singola nazione... è evidente che sono state le banche a stabilire le priorita' delle tappe da percorrere
comunque per la cronaca, la seconda guerra mondiale è stata causata dalle condizioni vessatorie di versailles, se non era hitler prima o poi sarebbe stato un altro; poi dopo l'hanno capito e c'han dato mano col piano marshall (che poi faceva comodo anche a loro, etc etc)
in ogni caso, anche se questa europa fosse la perfezione assoluta, non dormirei comunque sonni tranquilli, ricordiamoci che qualche casotto in questo pianeta c'è tutt'ora:
-gli squilibri del continente africano e l'isis che stanno generano l'attuale immigrazione
-l'india ed il pakistan che si fronteggiano
-la cina che sta invadendo il mar giallo e sta' sfornando portaerei come fossero noccioline
-russia e stati uniti nuovamente ai ferri corti
-la plastica che ha invaso tutti i mari
-varie ed evenutali
quello che cerco di dire è che non comprendo questo sentirsi "cittadini europei"
qual'è il senso di questa limitazione geografica?
perche' non "dell'area del mediterraneo"?
o delle lingue latine? o dell'ex impero romano?
ma non abitiamo tutti su questo piccolo pianeta?
comunque, se deve essere un problema, la prossima volta che mi mancano i biscotti mi arrangio in qualche modo.