Anche i sandali carminiani, ci mancherebbe...
PARTE SECONDA. L'EROICA
La parte iniziale della notte viene passata dal sottoscritto in bagno, contemplandone mestamente le pareti. Non bastasse ciò, è la stereofonia del russare di Sergio a darmi il colpo di grazia. Finalmente riesco a chetarmi tra le braccia di Morfeo, ma alle 8.20 precise, forti colpi sulla porta e una terribile voce gutturale ci fanno sobbalzare e interrompere il sonno dei giusti in cui finalmente mi ero calato! E' il bonzo che preso da eccitazione adolescenziale, vuole iniziare a fare il giro manco si stessero pregando la pista. Tutte le madonne conosciute e misconosciute piovono su di lui, le invettive più crude e le maledizioni di uso comune vengono rivolte alla di lui persona, ma lui impassibile continua a fracassarci i zebedei.
La colazione è buona e ricca per fortuna: bene ora si parte, comincia l'avventura su per l'Eroica!
Le auto sono due, inizialmente insieme a me c'è Sergio, sull'altra Carmine e Piero.Raggiungiamo subito il percorso, del resto passa proprio là dove noi eravamo. Carmine eccitato come un mandrillo in primavera, inizia a correre sullo sterrato con il risultato di alzare una tempesta di polvere. prima di partire anche io aspetto che si diradi: non si vede letteralmente una mazza..la strada è semplice, segue l'ondulazione delle colline e a parte qualche breve tratto, piuttosto ben tenuta. Tutto intero il paesaggio è gradevole, siamo nelle terre dove finisce il Chianti e inizia sua maestà il Brunello (stiamo parlando di vini). i terreni sono tutti arati, puliti ben tenuti. Il suolo è di un intenso color ocra, la famosa "ocra" della "terra di Siena". Si notano profonde fenditure, la siccità sta colpendo ferocemente anche qui. L'erba è secca e dura, la polvere la fa da padrona. Vediamo dinanzi a noi uno scoiattolo grigio che zompetta senza paura . A parte qualche uccello non avremmo visto altri animali di sorta. Si va su e giù per colline, la trazione risponde benissimo.
Ci fermiamo ora esattamente sopra i binari di una vecchia ferrovia abbandonata. Chissà quale storia quale treni e quante persone sono passate su questa strada ferrata, e per chissà dove.
Di tanto in tanto si intravedono dietro alti cancelli e filari di cipressi perfettamente allineati, ville patrizie, non molto visibili ma da benestanti assai. Spicca Villa Loacker, non so se ha a che fare con i proprietari dell'omonimo biscottificio altoadesino. Immensi campi di girasoli, con i fiori ben aperto, creano un panorama veramente suggestivo rompendo l'uniformità cromatica del terreno.
La temperatura è sui 37 gradi, c'è poco da dire e non spira un alito di vento. La mia 500X è coperta di un manto giallognolo, il pulviscolo sollevato dal prode bonzo l'ha ricoperta. E' finissimo, cretaceo, bello a vedersi. Cambiamo il navigatore, Piero ciavatta il fotografo viene con me, e Sergio pentola di facioli va con Carmine. Il ciava subito inizia a lamentarsi: dice che il bonzo pare un bambino, corre come un matto, pensa di essere al Camel trophy, lui... Continuiamo...
Passa ogni tanto qualche raro ciclista, forse si staranno allenando per l'Eroica di ottobre. Non so come fanno con questo caldo atroce e questa polvere. Vengono percorsi anche brevi tratti asfaltati, sfioriamo piccoli paesi sonnolenti nell'afa estiva. In uno di questi il Carmine va sparato in un tratto stradale dove erano ben visibili due divieti di accesso!! in sostanza fa il bis con il contromano del giorno precedente. Fortuna che il tratto è breve anche se la sua azione è stata notata e biasimata da alcune persone del posto. Si torna sulle colline, nella polvere.
Visto un tratto rasente la strada e che pare sia stato da poco trebbiato, il nostro virgulto dopo aver espletato le sue necessità fisiologiche (di cui ho doverosa foto
) salta sulla sua 16 e si dirige fanciullescamente nei campi. Fortuna per lui che non era presente il proprietario, sennò gli avrebbe fatto un mazzo tanto. Minzioniamo felicemente anche noi, scuotendo in segno di disapprovazione le nostre bollenti capocce.
Piero comincia a protestare, sono ore che giriamo mangiando polvere e visto che l'ora è propizia, vorrebbe mangiare qualcosa di più sostanzioso. In effetti ci siamo abbastanza scassati i cabasisi pure noi altri, sono ore che bolliamo a mò di spigola dentro 'stè cacchio di auto, sarebbe il caso di finirla, e comunque ne abbiamo fatta di strada!! Castelvuono Berardenga è vicina, pranzeremo Là!!!
Edited by ClaudioN - 14/7/2017, 12:00