Malvasia, gl' vine buono

Malvasia.... la malvasia è un vitigno, anzi una famiglia di vitigni da cui si ricavano ottimi, eccellenti bianchi. Ha origini antiche ma non antichissime come il greco o l'aglianico. molto diffuso dal centro Italia toscana compresa in giù fino alla Puglia e altrove. Come dicevo se ne ricovano ottimi vini anche molto diversi tra loro come il bianco di Salice salentino, ma anche vini Piemontesi e Friulani. Insomma è uno dei vitigni regnati, gran signore di nobile schiatta d cui discendono molti e allegri pargoli. Oggi ne ho aperto una bottiglia, precisamente un Chimera bianco di Cervereti della Tre Corvi. Non eccezionale ma buono, conun discreto retrogusto di mandorle amare.....
Ca...o i vini. la mia amata bella Italia per cui tanto ho speso e se Dio vuole lo farò ancora, così sofferente, così bistrattata, angosciata; non riesco a darmene pace! Mi chiedo continuamente il perchè, perchè Noi, i figli di Michelangelo e Raffaello ci siamo ridotti a quel che ora siamo.. Domani andrò alla manifestazione della FIOM, non mi è difficile visto che San Giovanni è vicino casa mia. Stasera ne ho bevuta (della malvasia) meno di un bicchiere, non ho più lo stomaco di una volta, ma è bastata. A proposito "Malvasia", si chiamò un gruppo musicale folk laziale di qualche anno fa, quando speravamo tutti in un Paese migliore...
Saluti
Claudio

Edited by ClaudioN - 4/7/2013, 22:00

Vedi maurizio, carissimo amico, quello che ho cercato di trasmettere è il disagio intimo, personale utilizzando il vino come "alibi", come prodotto di un eccellenza italiana schiacciata da tante troppe miserie politiche e non. Ho raggiunto un' età che mi permette, anzi mi obbliga a guardare e a guardarmi, quello che è stato e quello che sarà. Qullo che è stato mis trugge, ma quello che sarà mi fa paura. Mi fanno paura i novelli Savonarola con la spada sguainata e i vecchi lupi mascherati da Trimalcione. Non è questo per cui ho lottato, non è questo che voglio lasciare ai nostri figli, per Diana!
Saluti
Claudio

Edited by ClaudioN - 17/5/2013, 23:36

"novelli Savonarola" capitanati poi da uno che ha 64 anni ed è pure lui abbastanza benestante ...

www.madebysardinia.it/vini/vitigni.asp?id=9

Visto che bacco è stato nominato ...

@nto..cin-cin

In effetti i vitigni di Malvsia sono un pò dovunque in Italia, sono i genitori, come ho scritto, di vini anche molto diversi tra di loro. Da noi nel Lazio è il vitigno bianco dominante, anche il Frascati è fatto con la malvasia di Candia. Ma non dimentico certo lo Chardonnay il greco o il catarratto siciliano, altri vitigni, ma decisamente dei signori, o il pecorino antico vitigno autoctono abruzzese-marchigiamo che a me piace molto, dal gusto estermamente fruttato.
Oggi, come avevo detto, sono stato alla manifestazione della FIOM-CGIL. Ottimo discorso di Rodotà che ultimamente mi aveva lasciato piuttosto perplesso, poi operai, Strada e Landini.
Saluti
claudio

Stasera ho aperto un'altra bottiglia di bianco di Cerveteri IGP, sempre del Casale tre Corvi. L'ho trovato particolarmente buono, naturalmente è una malvasia con l'aggiunta di trebbiano, sentore oltre che di mandorla, di pesca bianca. Fresco è stato delizioso, peccato che posso berne poco. Italia mia, amata nazione ora il Caimano vuole rispolverare Forza Italia. Nessuna pietà, nessuno amore, nessuna speranza.
Saluti
claudio

Io ho un parente che ha investito molti soldi, parte suoi e parte fondi CEE, in vini di alta qualità che produce lui da vigne proprie.
Ha quattro vigne e produce vini rossi, cioè Sangiovese e Piedirosso e vini bianchi cioè Falanghina e Fiano.
Produce sei bottiglie, due di rosso e quattro di bianco, una è una miscela appunto di malvasia e falanghina.

Sono veramente ottimi ... ma costano una botta (li vende a partire da 5 euro a bottiglia fino a oltre 10 euro, in cartoni da sei) e sono un "colpo di cannone" come grado alcoolico.

Un bianco che vado oltre i 12 12.5 gradi alcoolometrici, mi riesce un po' forte in effetti. oddio, lo sforzo si può fare ma se ne può bere veramente poco, almeno io.
Saluti
Claudio

Tutti quei vini hanno il pregio di essere vinificati con un procedimento biologico, cioè in temperatura controllata (bassa), l'uva viene vendemmiata di mattina molto presto col fresco e dopo essere stata macinata (all'ombra) viene trasferita come mosto sempre all'ombra e pressata con una pressa ad azoto quindi senza ossigeno che non rompe gli acini.
Il risultato è un vino che ha bisogno di poco solfito quindi molto "abboccato" cioè gradevole alla beve il che è un pericolo visto il grado alcoolico che quei vini hanno.

Io non sono un esperto di vini, ma neppure un astemio, ma vini così "buoni" non sono comuni.

In effetti i vini buoni costicchiano. Da un po' di anni i nostri enologi stanno creando ottimi prodotti anche se a volte un po' troppo diciamo... lavorati che finiscono per alterarne quello che è il sapere originario.
Saluti
claudio

Non è il caso di quei vini, che certamente costano assai e hanno un grado alcoolico anche troppo elevato.
In buona sostanza sono vini da regalo, da grande occasione e da bersi principalmente d'inverno.

Maurì, visto che oramai bevo poco se non niete, quel poco mi serve più a ricordare!
Carminù, non necesarriamente l'elevato grado alcolico è legato alla qualità. Sappiamo che i bianchi mediamente hanno 1-2 gradi in meno dei rossi, d'Estate questi ultimi non riesco a berli ameno di pasteggiare in situazioni particolari.
Saluti
Claudio