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| Nello start&stop il motorino d'avviamento, l'alternatore e la batteria sono maggiorati: di norma reggono 10 volte il numero normale di cicli di accensione spegnimento. Teoricamente, se questa frequenza teorica venisse rispettata, le componenti dovrebbero durare esattamente quanto le rispettive ''normali''. Il maggior consumo al riavvio è davvero limitato in quanto il sistema entra solo a motore caldo e a batteria carica (quindi garantendo un'accensione rapida,senza esitazioni). Se ben usato (evitando di farlo attivare se si prevede di ripartire in una lasso di tempo troppo breve) lo start&stop in città aiuta non poco i consumi e,quindi, diminuendo l'inquinamento. D'altro canto, sempre considerando una frequenza d'uso decuplicata rispetto al normale, si spende di più per la sostituzione delle componenti sopracitate una volta usurate col tempo, seppur con la stessa cadenza. Poi si potrebbe considerare il problema dell'entrata dello start&stop e dell cold-down a carico della turbina e dell'olio, a seguito di un uso gravoso del motore nell'immediata precedente vicinanza temporale.
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