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Terremoto, ci si può convivere

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view post Posted on 7/11/2016, 14:16
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angor ha ragione al 100%
si trovi un 10-20% da ristrutturare salvaguardando tutto (e lasciandolo non abitato, o come esempio storico o massimo museo, etc, facendo il meglio possibile antisismico) e il restante si faccia in vero antisismico.
come pare fuori dai centri urnani e curando gli esterni nei centri urbani
rispettando per carità cubature , altezzze e altro per non cementare in più
si farebbe prima e meglio
ma andrebbe fatto ovunque

ho visto io in toscana una grotta preromanica con resti di pitture usata di fatto come pollaio e tombe etrusche abbandonate da almeno 50 anni a se stesse.
lo stesso sarà in tutta italia dalle alpi a capo passero

quanto al salviamo tutto.. in sardegna spesso si tutela uguale un nuraghe al 90% di resti, in piedi come pure sassi sparsi che FORSE erano un nuraghe, che apporto alla cultura danno?
anche gli ultimi templi quasi tutti a terra nella valle dei templi che danno alla cultura? non sarebbe il caso di ripristinarli indicando che sono ristrutturati?
o mettiamo solo (magari, è una provocazione) la realtà virtuale per vedere che c'era?
forse non tutti lo sanno ma veniamo da almeno un secolo in cui si sono fatte cose discutibilissime, sia come ripristini che abbandoni di aree che avrebbero interesse perchè vanno
-prima scavate
-poi consolidate
-poi recuperate
-poi sorvegliate
-fatte conoscere e fruire........
troppa fatica
 
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view post Posted on 7/11/2016, 15:14
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Istruttore

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Salvare tutto? scusate ma la mia esperienza che oramai ha superato il mezzo secolo mi porta a pensare ad altro. veri gioielli architettonici sono stati distrutti o abbandonati. fatevi un giro qui a Roma sull'Appia antica, la "Regina Viarum", prima strada consolare (e la più importante) che raccordava l'Urbe a Brindisi e dunque all'oriente che in quel poco era la parte più ricca e importante dell'impero. Bene, anzi male, nonostante sia parco archeologico quell'area unica, importantissima è piena di ville al cui interno sono presenti quantità di sculture e reperti archeologici più o meno trafugati. In Italia trascuriamo esageratamente beni e ricchezze uniche, che potrebbero se ben valorizzate produrre ulteriore ricchezza oltre che ha mostrare e dimostrare quello che i nostro avi seppero creare. Il discorso delle realizzazione di sistemi ricostruttivi antisismici deve essere integrato e pensato a queste realtà architettoniche e urbanistiche. Certo se poi ci sono realmente esagerazioni di tutela di sassi anonimi....non saprei ma se fosse così non avrebbe senso.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 7/11/2016, 15:25
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Da quel che so io esiste perlomeno in Toscana una legge regionale che prescrive la salvaguardia dei centri storici, "più o meno" preferendo quindi ristrutturare piuttosto che fornire nuove licenze edilizie.

Però poi non saprei quali siano i veri vincoli della, chiamiamola così, "ristrutturazione antisismica"...ma mi pare esagerato sostenere che sono tutte "balle".

Ciao :bye1.gif: !
 
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angor
view post Posted on 7/11/2016, 16:26




CITAZIONE (CMaiorano @ 7/11/2016, 15:25) 
Però poi non saprei quali siano i veri vincoli della, chiamiamola così, "ristrutturazione antisismica"...ma mi pare esagerato sostenere che sono tutte "balle".
Ciao :bye1.gif: !

non è che sono balle, un miglioramento anche sostanziale si riesce ad otteneree e sono sicuramente meglio che niente, specialmente perchè possono essere usati senza demolire l'edificio....ma non rendono l'edificio antisismico.

Se l'edificio deve invece essere pesantemente ristrutturato, è meglio lasciare abbattere tutto e ricostruire con le tecniche del 2016, in cemento armato, con spazi interni adeguati alle esigenze di oggi e usando i soldi risparmiati per rendere al meglio le facciate.
 
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view post Posted on 7/11/2016, 16:46
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Certo questo è vero, ma è anche vero che non sempre è possibile abbattere e ricostruire.
Pensa appunto alle case "antiche" tutte appiccicate le une alle altre ...

Poi, come requisito minimo, penso che anche in caso di "ristrutturazione antisismica" sia evitato il crollo, che è quello che causa lutti.
 
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view post Posted on 8/11/2016, 08:32
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la casistica di tanti paesi rende possibile (anzi obbligatorio) demolire e ricostruire
e magari non esattamente lì
allora meglio ricostruire bene in modo moderno con un look antico magari ma senza devastare sugli infissi e sui bagni.......da rifare come prima
purtroppo puoi tirare catene, rinforzare in legno e carbonio, legare i soffitti ma se il muro è scarso....resta scarso
certo se è rimasto in piedi era meglio delle case vicine, ma è pure stressati da centinaia di scosse che lo logorano
però non è neanche possibile pensare di fare una ricostruzione "antisismica" e tra 15 anni essere da capo

ricordo che tanti anni dopo l'Aquila è ancora giù in gran parte
 
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angor
view post Posted on 8/11/2016, 09:14




CITAZIONE (sipadan_ @ 8/11/2016, 08:32) 
ricordo che tanti anni dopo l'Aquila è ancora giù in gran parte

infatti, uno dei problemi delle ricostruzioni/ristrutturazioni vincolate è proprio questo: ricostruire mantenendo le tecniche di 1000 anni fa con la pretesa che abbiano prestazioni antisismiche è forse possibile, ma certamente richiede moltissimi soldi...soldi che spesso non ci sono, col risultato che le case restano a terra, se ci sono già, o ci finiscono per l'usura del tempo perchè nessuno ci mette mano.

I muri di ciottoli devono sparire, punto. Certo non si può pensare di demolire a tappeto milioni di edifici, ma almeno quelli che devono essere ricostruiti che si usi cemento e ferro. Anche se sono in un centro storico.
 
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view post Posted on 8/11/2016, 12:25
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:D Neppure Stalin avrebbe avuto la "forza" di radere al suolo e ricostruire tutti "i muri di ciottoli"...

Come sempre in questo imperfetto mondo dove noi imperfettissimi esseri abitiamo, si opera o si dovrebbe operare per il meglio...non per la perfezione che appunto non è di questo mondo.

Poi all'Aquila io non credo che la ristrutturazione si sia fermata (ora ripartita) per motivi tecnici, cioè per il dilemma se abbattere o meno "i muri di ciottoli", ma magari per burocrazia, assenza di fondi eccetera...

E comunque non è che "in un bit" si può pensare di ricostruire una città così danneggiata come L'Aquila.
 
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view post Posted on 8/11/2016, 12:34
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purtroppo su tante frazioni non serve nemmeno pensare se demolire.. ci ha pensato il terremoto e ci dara una mano definitiva l'acquua, l'inverno e le scosse " di assestamento"
ripeto PURTROPPO ma è l'occasione di seguire una via nuova
 
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view post Posted on 8/11/2016, 16:28
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Questo è tragicamente vero, tante (piccole) frazioni di piccoli comuni sono quasi del tutto crollate ... :(
 
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39 replies since 1/11/2016, 20:15   223 views
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