| Riccà, qualche precisazione, L'ETA è basca e l'IRA irlandese. comunque è impossibile fare paralleli tra quelle situazioni e gli attuali fanatici dell'IS (o Daesh). giusta la domanda di Maurizio, perché ragazzi giovanissimi nati in Europa sono disposti ad ammazzare loro coetanei, in nome di chi ne per cosa? Sentivo ieri delle interviste con ragazzi islamici fatte qui a Roma, ingenuamente alcuni dicevano che si, se uccidevano e morivano in nome di Allah, erano martiri. Queste aberrazioni chi gliele inculca? cosa vogliono da loro? sono domande ineludibili a cui è necessario rispondere, specie con la prevenzione. Se poi si vuole parlare più approfonditamente del perché è nato e come si è svilupaptp il Califfato odierno, allora dobbiamo inevitabilmente partire dai tanti errori commessi proprio dall'occidente. Il vero punto di svolta fu l'invasione dell'Iraq da parte degli anglo americani. azione totalmente illegale e basata su "prove" false. Il cui risultato fu non la ventilata "democrazia" ma la totale destabilizzazione della nazione. Ricordo anche i talebani afghani, finanziati e armati dalla CIA finché combattevano contro l'URSS, poi nemici. A questo bisogna aggiungere l'ambiguità degli stati medio-orientali. L'alleata Arabia Saudita che resta una feroce dittatura, il Quatar, l'ambiguissima Turchia, stati a prevalenza sunnita schierati e operanti contro la sciita Persia (Iran) e dunque finanziatori e sostanzialmente creatori dell'IS che ha una feroce matrice sunnita. Il loro gioco di destabilizzare le aree a prevalenza sciita e di altre etnie con il proposito di diventare le potenze dominanti in quell'area. Il risultato di tutte queste storture e ambiguità è la nascita dell'IS e la sua facile espansione. Ora il giocattolo atroce è sfuggito dalla mano dei suoi creatori e quasi tutta la fascia dell'est nord Africa e del medio oriente è in guerra, vera guerra, quella classica con missili, cannoni, blindati ecc. ecc. Chiaro che sono nemici, senza se e senza ma, nuovi nazifascisti, c'è poco da dire. Bisogna combatterli e basta. Non per difendere Renzi e i suoi, nulla o quasi ho da condividere con questo ennesimo novello distruttore della sinistra italiana, ma il nostro esercito, la nostra marina è organizzata in maniera difensiva, non offensiva. Abbiamo una sola portaerei, la Garibaldi (un'altra la stanno apprestando), non mezzi da sbarco e pochi trasporto truppe, pochi cacciabombardieri, i vecchi Tornado (poi gli F35 che ancora non abbiamo). Ottimi reparti di terra, questo si, e sono quasi tutti in Afghanistan e Libano. Dunque non è che pur volendo possiamo fare molto. Rimane il discorso degli attacchi in casa nostra. Qui ripeto è essenziale, indispensabile la prevenzione dei servizi segreti e la collaborazione internazionale. c'è poco da fare quando oramai un terrorita armato che non ha nulla da perdere fuorché la vita a cui non tiene, è nelle condizioni di agire. Saluti Claudio
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