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I qualunquisti, I giovani sono anche questo

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view post Posted on 11/5/2015, 11:21
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Istruttore

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Io non ho detto che "i giovani di una volta non erano passivi come quelli di oggi".
Dico invece che "una volta" per noi, anche io ho due figli, che "avevamo autorità era assai più facile esercitarla e quindi "ci rompevamo assai meno le balle" o anche "campavamo assai meglio".

Tutto qua, discorso paradossale-provocatorio, ragionamento terra-terra...ma vero.

Riguardo la legge elettorale, è un fatto che in Parlamento se ne discute da eoni oramai e abbiamo provato anche di tutto ma non ci andava bene nulla.

Ergo "anche" basta, a me non spiace una legge così che sicuramente privilegia la governabilità visto che altrimenti non riusciamo a governarci :blink: .

Io avrei anche magari limitato i collegi elettorali (500), sono anche per l'accorpamento dei comuni con meno di 5000 abitanti e anche per l'accorpamento delle regioni in un numero della metà circa delle attuali.

Tutte queste riforme, certamente molto drastiche tolgono completamente alibi al qualunquismo tipo "tanto i politici sono tutti ladri, la casta politica ecc..." e come ho già detto visto che magari nulla di buono verrà combinato così ... => colonia della Commissione Europea :bye1.gif: .
 
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view post Posted on 11/5/2015, 11:43
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Bé ca, uno che non si "ribella all'autorità (in quanto autorità a prescindere dagli eventuali contenuti di questa) familiare", il lo definirei "passivo", non so voi. i ragionamenti terra-terra (come dici tu.. ^_^ ), restano tali e non aiutano a capire, interpretare i fatti.
In quanto alla legge elettorale non è vero che abbiamo provato di tutto. per tantissimi hanno abbiamo avuto un sistema proporzionale puro, poi il cosiddetto "Mattarellun", un sistema misto tra maggioritario con una quoto proporzionale che non era affatto male, infatti il duo Calderoli-Berlusconi si inventarono il "porcellum" nomen omen, dichiarato incostituzionale. Ora l'"Italicum" con il premio...sarebbe stato molto meglio il mattarellum... Le regioni no, non ne abbiamo poi tante in fondo, i comuni con meno di 5.000 abitanti li accorperei. Poi l'Europa purtroppo ti ho appena detto quali sono gli umori che girano tra l'Inghilterra che pare voglia uscirne, e quasi tutti gli altri stati che stanno mostrando il loro lato peggiore, altro che commissione europea! Sveglia Cà!
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 11/5/2015, 11:56
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Lo sono sveglio, anche troppo, faccio paradossi/provocazioni :D perchè questo modo di ragionare "all'ingrosso" è quello imperante quindi ... putroppo o per fortuna è quello che conta.

Appunto ;) sai che aiuto (stavo per dire "sai che goduria" come direbbe la solita Silvia) per il genitore, per i nostri genitori, suonarci un c* nel culo se andavamo male a scuola e/o, questo dove c'era possibilità, sbattere un ragazzo asino o svogliato a scuola a lavorare a 14 anni appena finite le medie?

Le regioni dimezzate non sarebbe male : una macroregione Nord Ovest(Liguria, Piemonte, Val d'Aosta), Lombardia, una Nord Est (Trentino, Veneto, Friuli), Emilia con parte delle Marche, Toscana con parte delle Marche e Umbria , Lazio con Parte dell'Umbria, Abruzzo con Molise, Campania, Puglia, Basilicata con Calabria, Sicilia ,Sardegna (si può anche accorpare la MacroToscana con la MacroEmilia).

Tutto questo assieme ad una rigida alternanza (2/3 mandati massimo), divieto di "salti" tra le varie cariche politiche (comuni, regioni, parlamento) e riduzione dei compensi "faraonici" dei politici.

Riduzione ma non scomparsa, comunque è un ruolo direttivo e va adeguatamente compensato.
 
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view post Posted on 11/5/2015, 13:01
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Ma ragionare all'ìngrosso non porta da nessuna parte. Lasciamolo fare a chi non vuole sforzarsi di articolare un ragionamento il più possibile oggettivo. Riguardo le macro regioni, somigliano tanto al progetto leghista....Non è la grandezza che è sinonimo di efficienza, tutt'altro. Sono d'accordo riguardo una forte riduzione le prebende e i costosi (per noi) privilegi economici che hanno i politici e tanti funzionari pubblici che sommano cariche su cariche molto ben retribuite.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 11/5/2015, 13:31
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Claudio, volessi litigare con te :) ma non voglio farlo potrei dire che "questi discorsi li sento da quando sono nato e ci hanno rotto le b*" ...

Penso che "siamo" stanchi di vuote parole, penso che una svolta, delle decisioni urgono, e non vedo Renzi come un pericoloso ducetto.

In più le macro-regioni non mi dispiacciono perchè levano acqua al discorso sicuramente qualunquista de "in Italia ci sono trilioni di politici che gozzovigliano alle nostre spalle", anche se sarebbe tutto da vedere se una riforma così sia meglio, io penso sicuramente non peggio.

Rimango dell'idea ;) che sarebbe meglio se l'Italia fosse un protettorato della Commissione Europea...è vero che tendenze populistiche/egoistiche sono forti in tutta Europa ma visto che "negli altri paesi europei va tutto benissimo, anzi meglio guadagnano un sacco di soldi in più dello stipendio italiano, non ce ne frega un c* dell'egoismo anti-migranti" ... o no?

Cioè questi discorsi del c*, io non li sopporto, ma sono ultraconvinto che la maggioranza dei votanti li faccia ergo ... qualsiasi politico eletto non può far altro che applicarli...
 
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view post Posted on 11/5/2015, 14:00
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Perché litigare? sono molto abituato a discutere ad argomentare ciò che dico, dunque.... se tu credi che basti il fare per fare (quale?).. contento tu... l'Italia ha bisogno prima di tutto di una buona gestione sia a livello nazionale che locale. Le chiacchere che tu dici di aborrire, Renzi ne fa in quantità industriali (non per nulla Silvio che indica come suo figlio, anzi figlioccio). Quali sono poi queste decisioni che urgono, io non l'ho ancora capito. Ci manca in buona parte un vero e onesto ceto imprenditoriale e una certa finanza creativa (lo sai bene anche tu), ha fatto solo sfaceli facendo spesso pagare il prezzo a noi cittadini. Esiste ancora una burocrazia che impastoia e rallenta il corretto andamento delle cose, e in questa direzione mi pare poco si stia facendo.
Già detto che le macro regioni per me non hanno senso.
Già detto che l'Europa sta vivendo momenti di egoismo nazionale come non si vedeva da molto tempo.
Già detto che i discorsi dozzinali lasciamoli a chi dozzinale è.
Comunque questa discussione da me aperta aveva l'intento di parlare della maleducazione socio-ambientale imperante, specie in alcune frange giovanili e non del refrain abusato sui destini nazionali.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 11/5/2015, 14:38
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Eh, hai ragione ... ma se "nessuno" con un programma politico "così illuminato" lo vota ... è anche inutile insisterci e fare magari per il possibile.

(Per me la regione Molise, anche se vicina a Morcone dove sono nato comunque non ha senso e con lei diverse di quelle dette ;) )

Ciao :bye1.gif:
 
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view post Posted on 11/5/2015, 14:44
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Istruttore

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Vedo con difficoltà (e poco senso), l'unione di per es. Lazio e Abruzzo. :o: :blink: .
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 11/5/2015, 15:08
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Nella proposta che avevo letto io, che ora non ricordo benissimo, mi pare che rimaneva una regione centrale adriatica : Abruzzo, Molise, parte delle Marche.
Poi un'altra parte delle Marche andava con l'Emilia, la Toscana, parte dell'Umbria col Lazio e la Toscana...

Rimanevano 12 regioni : Nord Ovest, Lombardia, Nord Est, Emilia con parte delle Marche, Toscana con parte dell'Umbria, Abruzzi con l'altra parte delle Marche, Lazio con parte dell'Umbria, Campania, Puglia, Calabria con Basilicata, Sicilia e Sardegna, tutto sommato mi pare sensata, aree abbastanza vicinie ed omogenee.

Poi c'era un'altra proposta che accorpava la "grande" Emilia con la "grande" Toscana, ancora più radicale, ma ad occhio io preferirei la prima...
 
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view post Posted on 11/5/2015, 21:08
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Istruttore

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Si, mo facciamo gli stati prerisorgimentali... :D
Comunque ripeto, qui volevo parlare e far parlare della "mala educacion".
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 11/5/2015, 21:22
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Istruttore

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Per "votare" meno ovvero per "avere meno casta politica".

Se poi, per paradosso massimo non si votasse più ... non ce la potremmo prendere che con noi stessi (visto che non penso proprio che tutti i mali dell'Italia sparirebbero) e forse ci sveglieremmo da questa sbronza che ci sta portando fuori strada in un fosso ;) .
 
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px200cambio
view post Posted on 12/5/2015, 22:16




Anto' mi sta benissimo, ma vuoi mettere Caro Claudio? :D
Visto che quando vuoi ti si accappona la pelle per un nonnulla, e che con il voto credi di cambiare il mondo, mentre è la trasformazione economica del mondo che di volta in volta introduce e cambia il voto (ti sei dimenticate le marziane strutture e sovrastrutture?), ricorderai certo la telenovela dell'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. Allora sì che il popolo si espresse plebiscitariamente con il suo voto regale e tagliò tutte le mangiatoie legate alla manifestazione della sovranità. Che grande vittoria! Il popolo ancora paga quella libera uscita!
Infine, io ho una prima volta glissato sull'indesiderato e immeritato accostamento a Mussolini, ma visto che lo riproponi, puoi citare per piacere il discorso e le parole che suffragano la tua affermazione?

:bye1.gif:
 
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view post Posted on 13/5/2015, 09:48
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Istruttore

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Mettiamo un po di puntini sulle i, sennò non ci raccapezziamo più. E' d'uso frequente nelle discussioni aperte su questo forum (lo faccio anche io a volte), scantonare dall'argomento principale e finire di parlare di tutt'altro. Più volte ho cercato, tentato di riportare la discussione (che stava oltremodo diventando stucchevole) sui binari della stazione iniziale, ma vedo che ciò è stato vano.
Il Cyrano de Bergerac è usato e abusato, almeno in alcuni suoi passi, allordunque ne approfitterò e dunque "al fin della licenza...io tocco...
Caro Antonio ti vedo preso da vis polemica, e la qual cosa mi dispiace, non ne comprendo i motivi visto che il mio è stato semplicemente un riferimento e giudizio storico politico, del resto puntuale. Francamente non mi paiono un nonnulla affermazioni come "il voto è solo uno stupido simulacro di partecipazione e democrazia, la gente a votare nemmeno ci pensa..." e "Personalmente sarei favorevole a dozzinali interventi della polizia, a lunghe e arbitrarie detenzioni preventive, a indagini molto all'ingrosso per di spaventare questi eroi della minc...", e continuano a farmi accapponare la pelle. Con il voto politico no credo di cambiare il mondo, ma è l'unico strumento che abbiamo per tentare di farlo. Il voto democratico nacque nell'antica Grecia, passò per la Roma repubblicana, poi l'oblio ma Rousseau e i lumi lo riportarono in auge per poi divenire il tema dominante del Risorgimento europeo e non solo per finire, dopo il secondo dopoguerra ai giorni nostri. Dunque non parliamo di un vezzo ma del sangue millenario della nostra civiltà. cero che ricordo le marxiane strutture e sovrastrutture. Marx oramai non lo frequento più da tanto, dovrei rileggere qualcosa dei suoi scritti che troppo superati non sono. leggi il famigerato discorso detto del "bivacco" pronunciato da Mussolini all'atto dell'insediamento del primo governo fascista il 16 Novembre 1922. E in seguito il discorso che fece sempre lo stesso e sempre alle Camere a fine 1924 dopo il delitto Matteotti il 30 gennaio 1925 (le stesse furono sciolte poco dopo e venne instaurata anche istituzionalmente la dittatura fascista). Poi i discorsi contro le plutocrazie democratiche e decadenti , in primis la perfida Albione (l'Inghilterra). Aivoglia a discorsi contro l'inutilità della democrazia e del diritto di voto! Infatti l'esempio che tu fai è la manifestazione della degenerazione della demos-crazia, non della sua realizzazione corretta. Ma questo appunto, è altro discorso.
Resto convinto della sua grande forza e del fatto che la sua applicazione corretta sia solo un bene per chi la possiede ed esercita.
In ultimo vorrei ricordare che questa discussione è nata per parlare della mala educazione, dei comportamenti asociali che invadono la nostra vita. Sarebbe il caso ti tornare a parlare di questi.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 14/5/2015, 19:29
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"Ragazzi", o meglio , cari "ragazzi", così diamo soddisfazione anche al buon Antonio :D , avventurarsi in una materia tecnica come il sistema elettorale lo trovo piuttosto rischioso per chi, come me, non è avvezzo alla materia,, quindi mi limiterò ad una breve considerazione priva di ogni velleità.
Sostanzialmente sono d'accordo con Antonio (sperando di averne colto il pensiero, cosa che mi riesce sempre piuttosto ostica, probabilmente per la sua acclarata superiorità intellettuale), il voto non è sinonimo tout court di democrazia e da sempre molti pensatori sollevano perplessità sulla saggezza dei popoli e mi fermo qui, perché la vastità e la complessità che si cela dietro questa breve considerazione è tale da scoraggiarmi ad andare oltre. Detto questo, è realmente fondamentale per una democrazia il sistema con il quale si vota? Personalmente, ad esempio, non credo che la questione delle preferenze sia il cardine della questione, in quanto qualunque scelta si pone tra luci ed ombre, le une non meno importanti delle altre. In presenza delle preferenze abbiamo lottato per anni contro il voto di scambio, di contro la scelta diretta dei candidati da parte del segretario di partito, di fatto, depotenzia la mancanza di vincolo prevista dalla Costituzione. Quale è il male minore? Potremmo andare avanti per intere pagine del forum con esempi e contro-esempi a favore di una o l'altra cosa, ma credo che nessuno riuscirebbe a dimostrare al dì là del ragionevole dubbio quale possa essere il sistema migliore. Credo piuttosto che il problema vero si celi nel nostro essere italiani, nella nostra mentalità radicata sul familismo e il corporativismo condita sempre di biuone dosi di campanilismo e impregnata da un individualismo esasperato. Difficile trovare una ricetta per curare un male (?) così profondo e di certo non potrà essere una legge elettorale a migliorare o peggiorare l'Italia.
 
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view post Posted on 14/5/2015, 20:35
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Maury, bisogna necessariamente partire da un assunto è cioè che la democrazia che come diceva (piò o meno) Churchill è il peggior sistema politico esistente ma per ora non ne hanno inventato uno migliore, si esplica tramite il voto del popolo. Non ci sono santi e altro modo non c'è. Poi possiamo rimanere a discutere notte e giorno, e parlare (o straparlare) della sua qualità. Certo i plebisciti popolare che usavano e usano i dittatori non si possono definire "democratici". Non vi sono antagonisti, candidati che oppongono pensieri diversi, libera propaganda ecc. ecc.
Non sono d'accordo che una buona legge elettorale che possa far esprimere candidati concorrenti (una volta era così) e non pacchi già preparati, non possa far migliorare le cose, ma esattamente il contrario. Comunque con tutti le sue variabili e difetti, non c'è democrazia senza voto e viceversa.
Saluti
Claudio
 
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59 replies since 2/5/2015, 18:32   452 views
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