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view post Posted on 12/1/2017, 17:25
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Pilota esperto

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CITAZIONE (ClaudioN @ 12/1/2017, 09:58) 
No man, gli industriali nella loro maggior parte non sono povere vittime, ma cinici opportunisti che hanno quasi sempre come loro fine quello di arricchirsi. noi contribuenti negli anni abbiamo dato tantissimo alla ex FIAT ricevendo di contro pochissimo. L'Italia è stata ricostruita dal dopoguerra incentrando buona parte del suo sviluppo proprio verso il settore automobilistico: strade e autostrade, finanziamenti per la costruzione delle fabbriche, infrastrutture e cosi via. In sostanza moltissimo è stato data a questo settore, specie alla FIAT. Ora la Fabbrica Italiana Automobili Torino fondata da Giovanni Agnelli, non è più italiana. la cosa non mi consola. Stiamo perdendo, abbiamo perso un patrimonio, tecnico, industriale, capacità ingegneristiche e innovative spostate altrove. Non mi consola il fatto che qualche fabbrica è ancora qui da noi. Ciò che abbiamo perso, molto difficilmente potrà essere recuperato.
Saluti
Claudio

Sono d'accordo con te che tra gli industriali ci siano tanti furbetti (o furboni).
Sono d'accordo con te che FIAT l'abbiamo sempre sostenuta a nostre spese... e non solo comprando le auto, visto che quando era in Italia con gli Agnelli ... ci hanno sempre fatto (indirettamente) un bel "tondino".
Gli Agnelli sono sempre andati (per ovvi motivi) a braccetto con la politica... e quindi hanno sempre avuto la loro bella contropartita dal popolo italiano. Ricordiamoci ad esempio (una tra tante) il mitico superbollo Diesel degli anni 80... quando Fiat non aveva validi motori Diesel a listino, mentre i diesel tedeschi tiravano abbestia...

Quindi capisco il tuo disappunto e il tuo risentimento in quanto l'italia, o meglio, il popolo italiano meritava più rispetto e forse è vero.
MA...
Ma detto questo... negli ultimi decenni la politica non ha saputo tutelare l'industria italiana, nè la grande industria nè la piccola media impresa (core dell'economia italiana).
NON HA SAPUTO FARE NULLA per contrastare la crisi.
Come NON HA SAPUTO FARE NULLA quando le aziende, a partire dagli anni '90, hanno iniziato a spostare i reparti produttivi ad oriente cercando la manodopera a basso costo.

E vogliamo parlare dei sindacati? appendici di una politica incapace che fino a qualche anno fa hanno fatto muro su qualsiasi provvedimento a discapito del lavoratore (si discuteva persino dei minuti di pausa...), senza un briciolo di lungimiranza per la salvaguardia delle aziende e dei posti di lavoro... mentre 2 anni fa siamo arrivati al jobs act........ :whistling2.gif:
Mi verrebbe da dire: prendeteli ora i minuti di pausa! Le 36 ore!

Allora mi permetto di dire che M&E hanno fatto bene a tutelare i loro interessi e quelli del gruppo.
Nel tempo della globalizzazione e dell'economia mondiale è una questione di sopravvivenza.
 
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view post Posted on 12/1/2017, 20:02
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Per me queste discussioni non sono su temi fondamentali...

Il tema, l'unico fondamentale gigantesco tema dominante, è la globalizzazione che ci sta travolgendo (forse...).

Ma io per primo, fossi "dittatore assoluto dell'Italia per un anno" (autocitazione), non saprei proprio come risolvere...

Quindi discutiamo pure ... :) tanto sono solo "parole parole parole, soltanto parole..." come cantava Mina :bye1.gif:
 
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view post Posted on 12/1/2017, 21:15
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:) Se è per questo, c'è un tema è ancora più "unico fondamentale gigantesco e dominante" a monte del discorso.
E cioè che il sistema capitalistico ha un bug, o un baco se vogliamo usare un temine italico: non contempla lo stallo economico, bisogna sempre crescere, crescere, crescere per sopravvivere.
Ma quando il livello di benessere ha raggiunto più o meno tutti gli strati sociali, cioè quando tutti abbiamo l'auto, il frigorifero, la TV, il telefonino, il pelapatate, razzi e mazzi, la crescita delle aziende va a farsi benedire e con lei tutto il sistema. Allora bisogna PREVEDERE e studiare le contromisure.
Nei paesi nordici dove, si sa, sono molto più avanti di noi si parla già di lavorare tutti di meno. Geniale eh?
Ci voleva la civiltà vichinga per arrivare a una soluzione così "avanti".
Il fatto è caro Carmine che qui siamo nel paese di pulcinella, dove anche la cosa più semplice diventa uno scoglio insormontabile... perchè si pestano i piedi a tizio, caio e sempronio.
PER QUESTO sono solo "parole parole parole, soltanto parole..." come cantava Mina :bye1.gif:
 
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view post Posted on 12/1/2017, 21:28
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No aspè ... fosse così facile.

Intanto la Svezia, di quella si tratta, ha sospeso l'esperimento delle sei ore lavorative perché troppo costose.
Ovvero siccome l'esperimento era nel pubblico impiego, anche se è vero che con meno ore lavorative i dipendenti pubblici lavoravano meglio è pur vero che non riuscivano a garantire un'adeguata copertura dei servizi che fornivano (uffici aperti meno ore immagino) e quindi è stato necessario assumere altro personale, con il conseguente aggravio dei costi.

Poi è pur vero che i paesi scandinavi, che sono Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia + Islanda (per quello che conta, sono meno di 350.000 abitanti) sono probabilmente per dei versi "un'isola felice", magari proprio la Svezia, altri hanno anche loro una loro crisi, ma questo non li esime da votare partiti più o meno isolazionisti se non xenofobi.

Ora, come dice Roberto Saviano, "se vuoi fare muri, non sei felice"...quindi malgrado tutti "i loro soldi" non appaiono molto felici neppure loro.
Anche perché hanno(sempre soprattutto la Svezia) sì un tasso di natalità migliore di quello italiano (ci vuole poco), ma comunque non sufficiente al ricambio generazionale fisiologico...quindi se fossero "contentissimi e fiduciosi nell'avvenire" probabilmente farebbero più figli.

Secondo me, almeno in tutto il mondo occidentale pur con forti differenze tra stato e stato, è un periodo in cui c'è un'incazzatura perenne :D che poi non ha troppe giustificazioni...tranne quella di un "male di vivere" che forse ci è connaturato in quanto specie senziente.

Io spero che questo brutto periodo spero passi presto...è l'unica speranza che conforta.
 
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view post Posted on 12/1/2017, 21:51
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Si ma se veramente vogliamo crescere è lì che dobbiamo arrivare... lavorare un pò meno e tutti quanti, produrre un pò meno e sopravvivere bene tutti. Mi sembra lapalissiano. ;)

Mah... a me sembra che l'unico motivo per cui nei paesi scandinavi si sta peggio che nel resto d'Europa è per il clima e per la notte polare. :D
Per tutto il resto (a detta di molti) la vita lassù è molto più "felice".

CITAZIONE
Secondo me, almeno in tutto il mondo occidentale pur con forti differenze tra stato e stato, è un periodo in cui c'è un'incazzatura perenne :D che poi non ha troppe giustificazioni...tranne quella di un "male di vivere" che forse ci è connaturato in quanto specie senziente.

L'incazzatura perenne scaturisce dal fatto che non si cava un ragno dal buco... ed anzi, si affoga in un bicchier d'acqua, mentre si vedono lardosi politici o industriali (per tornare in tema e far piacere a Claudio :D ) che si ingrassano alle tue spalle. :B):

CITAZIONE
Io spero che questo brutto periodo spero passi presto...è l'unica speranza che conforta.

Anche i nostri politici sotto sotto sperano... sperano che il trend si inverta, magari sulla scia della ripresa USA come spesso in passato è avvenuto... naturalmente pronti a prendersi poi il merito che grazie al jobs act o alla buona scuola.....................
Ma se oltre a sperare facessero andare i cilindri e partorissero qualche BUONA RIFORMA e non la fuffa che si è vista finora, forse avremmo qualcosa in più di una speranza. :bye1.gif:

Edited by manhaus71 - 12/1/2017, 23:52
 
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view post Posted on 12/1/2017, 22:08

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tho guarda la'... un ciuco che vola!
dove?
ZAAACCC!!!!
ohi ohi, non ci ricasco piu...

(dopo qualche tempo)
ehi guarda la'!
dove?
RI-ZAAACC
ohi ohi, me l'ha rimesso... pero' ora non ci ricasco mica a guardare lassu' e ri-ri-ZAACCC!.

buonanotte gente!
 
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view post Posted on 12/1/2017, 22:27
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:lol: Notteeeeeeee! :bye1.gif:
 
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view post Posted on 13/1/2017, 08:36
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:) Pensa che ho due colleghi di lavoro che anni fa hanno fatto un viaggio in motocicletta fino la Norvegia, ovviamente mettendo per lunghi tratti la moto sul treno...e appunto l'opinione di uno di loro è "Preferisco vivere da povero in Italia col sole piuttosto che da ricco in Norvegia col maltempo"... :lol: !

A parte questo, io non ho detto che "nei paesi scandinavi si sta peggio..." anzi, sono paesi di norma caratterizzati da una buona qualità di vita, oltre la media CEE.

Ma semplicemente che tutti questi loro "lussi" non mi pare proprio li facciano essere più felici...perchè la felicità viene da dentro di se ed è poco influenzata da fattori esterni.

E visto che ora viviamo "in un incazzatura perenne" ... ci manca la felicità...
Ma non diamone colpa ai governi :bye1.gif: .
 
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view post Posted on 13/1/2017, 09:42
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Quella di Fantozzi. Il fatto è che la FIAT (FCA) non è andata all'estero, se n'è andata all'estero che è cosa diversa.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 13/1/2017, 10:09
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Qualche giorno fa parlando con una collega di mia moglie che aveva appena fatto un lungo viaggio in Giappone, abbiamo appunto parlato di questo. Come sappiamo il paese del Sol Levante è famoso per la sua efficienza e organizzazione, cosa che è stata ribadita dalla collega, ma di contraltare ha detto anche che da loro se ci si ammala non si viene retribuiti, che sostanzialmente lo stato sociale non esiste e così via. Poi c'è una terribile omologazione nei comportamenti, nel modo di vestire e comportarsi. A ciascuno le proprie valutazioni.
per quanto ci riguarda mi permetto di suggerire un libro da poco uscito e scritto dal professore Marco Revelli il cui titolo è: "Non ti riconosco". E' un viaggio dal nord all'estremo sud dell'Italia per capire la crisi che viviamo come e dove e perché ha colpito maggiormente.
Man ripropone un vecchio slogan degli anni '70 o giù di li:"lavorare meno lavorare tutti". Esattamente l'opposto di quanto sta ora accadendo. Si stanno portando i contratti da 36 ore a 38 ore, anche senza alcun miglioramento salariale. Il mefitico Job act ha solo fatto risparmiare agli imprenditori scaricandoli sulla collettività cioè su di noi gli oneri sociali per tre anni. Infatti Inizialmente ci sono state buone assunzioni (anche perché si sono trasformati i contratti che prima erano co. pro.), ora non più. il lavoro nero spopola, e dobbiamo chiederci perché. Fatevi un giro in un cantiere edile specie un pò defilato e chiedete a chi vi lavoro se hanno un qualsiasi contratto...in agricoltura non ne parliamo proprio. La disoccupazione giovanile è a livelli altissimi, ditro solo a quella greca. i figli di alcuni miei amici, genietti della chimica (i figli dico) non hanno trovato uno straccio di lavoro in italia e sono finiti a lavorare addirittura in Spagna (per ora).Parallelamente i nostri ricchi lo sono sempre di più, evidentemente a casa loro la crisi non è arrivata.
E' vero quel che dice Carmine, siamo tutti incazzati, a volte a sproposito, e non sappiamo più vivere (parlo anche per me). Spesso non sappiamo essere felici, eppure da ragazzo (ho superato abbondantemente i cinquanta), ricordo che ci voleva poco per esserlo. Non sono un fautore dei bei tempi passati ma il presente mi sconcerta, non tanto per me, quanto per i nostri figli.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 14/1/2017, 01:37
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CITAZIONE (CMaiorano @ 13/1/2017, 08:36) 
E visto che ora viviamo "in un incazzatura perenne" ... ci manca la felicità...
Ma non diamone colpa ai governi :bye1.gif: .

La felicità è un concetto difficile da capire e da spiegare.

Fatto sta che qui in Italia viviamo "in un'incazzatura perenne" perchè:

-l'economia va male e non si fanno riforme adeguate ed incisive per farla riprendere
-le tasse sono altissime, tanto da scoraggiare l'impresa e incoraggiare il nero
-il lavoro scarseggia e la disoccupazione aumenta anno dopo anno
-i nostri figli hanno un futuro incerto e chi può li manda all'estero
-i servizi funzionano male ma li paghiamo profumatamente
-le pensioni vengono corrose sempre più e noi "giovani" versiamo i contributi ma non sappiamo se mai la prenderemo
-i nostri risparmi sono a rischio in mano a banche politicizzate, usuraie e truffaldine che oggi ci sono e domani non si sa
-la giustizia ha tempi biblici e non funziona, spesso chi ruba ad alti livelli la fa franca e non restituisce il maltolto
-con la scusa della solidarietà ci viene imposto di dare accoglienza a gente che non si sa chi sia e perchè scappa, che viene parcheggiata in posti che non hanno le condizioni adeguate, a far nulla e senza un programma di integrazione. Ci si sente invasi
-la microcriminalità imperversa e si fa poco per scoraggiarla, ci si sente indifesi
-c'è un'incuria notevole verso parte del nostro immenso patrimonio artistico e naturalistico

Non si può certo dire che tutti questi fattori aiutino vivere felici...
E di chi è la responsabilità di tutto questo? :rolleyes:
 
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view post Posted on 14/1/2017, 09:55
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La colpa, per definizione, è anche nostra(troppo facile la scusa "che è colpa degli altri o meglio dei politici") che come minimo abbiamo votato male per eoni...
E in più la colpa è nostra perché, magari, abbiamo una sensazione spesso ingiustificata di insoddisfazioni/catastrofi perenni...ingiustificate visto che né ci stiamo "estinguendo" né ci va malissimo (la criminalità è in calo, perlomeno in Mediavalle/Garfagnana chi vuole trova lavoro, magari come operaio in cartiera e simili, per le pensioni purtroppo bisogna fare i conti con l'invecchiamento della popolazione in parte mitigato dagli immigrati che sono giovani, eccetera...).

Più chiaro di così :bye1.gif:
 
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view post Posted on 14/1/2017, 12:08
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Dipende da come la si vuol vedere. :)
E' chiaro che se ci accontentiamo di vivere in questa condizione di innegabile recessione, tappandoci gli occhi (e qualche altra parte del corpo...) ed infischiandocene di chi invece subisce le inefficienze del sistema (perchè magari non ci toccano direttamente), allora possiamo anche vedere quelle due dita d'acqua come un bicchiere mezzo pieno.

Però ho paura che se rivolgiamo la domanda a tutti gli italiani la risposta sarebbe molto lontana dal tuo pensiero.
E ce ne accorgeremo alle prossime elezioni politiche... se non bastassero gli scossoni visti negli ultimi mesi.

Certo, la colpa è anche e soprattutto nostra in quanto abbiamo lasciato fare... e abbiamo continuato a credere ai ciuchi che volano.
Le cose, come dici te, negli ultimi decenni ANDAVANO benino (mah... diciamo che andavano e basta), ciascuno guardava il suo piccolo orticello, e la casta si è organizzata.
Adesso siamo alla resa dei conti perchè la situazione è diventata insostenibile per troppi e sotto troppi punti di vista.

Se non hanno il culo che il vento cambi sulla scia dell'America, come spesso è accaduto in passato, in molti avranno brutte sorprese.
Chi lo vuol vedere lo veda, più chiaro di così... :bye1.gif:
 
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view post Posted on 14/1/2017, 14:06
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Ammesso (e non concesso) che va tutto male di certo dare sempre la colpa "ai politici" significa darla sempre agli alpartri, e per il mio modo di pensare è sbagliato.
In più, non è affatto vero (spero) che "va tutto male" ma spesso è una nostra sensazione/insoddisfazione che ce lo fa dire, ma neppure di questo è colpa dei politici.

La crisi, la recessione...io vengo da Morcone(BN) e ho 54 anni e perlomeno il Sud Italia è sempre in recessione...di certo non ne ha colpa l'ultimo governo.

:D per estremo paradosso forse sarebbe meglio che l'Italia sia "comandata" da un qualche "ente esterno supremo", in questo modo forse smetteremmo di lagnarci a vuoto...(perché poi spesso non ci va troppo male) :)

"La casta dei politici ladri" ... un discorso che sento da 54 anni...anche oramai stantio...
 
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view post Posted on 14/1/2017, 14:59
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Allora secondo te ci dobbiamo arrendere di fronte al malaffare, al malgoverno e alla disfatta del paese?
Dobbiamo fare finta di niente e sperare che un giorno le cose vadano meglio?
Ma ci rendiamo conto che da 20 anni a questa parte il paese è in caduta libera?
io non penso che "andrà tutto male" perchè siamo ancora in tempo a controvertire l'andazzo delle cose, ma non ci dobbiamo rassegnare allo status quo.

CITAZIONE (CMaiorano @ 14/1/2017, 14:06) 
La crisi, la recessione...io vengo da Morcone(BN) e ho 54 anni e perlomeno il Sud Italia è sempre in recessione...di certo non ne ha colpa l'ultimo governo.

La prossima discussione sarà se le mafie in italia esistono o meno... :rolleyes:

CITAZIONE (CMaiorano @ 14/1/2017, 14:06) 
:D per estremo paradosso forse sarebbe meglio che l'Italia sia "comandata" da un qualche "ente esterno supremo", in questo modo forse smetteremmo di lagnarci a vuoto...(perché poi spesso non ci va troppo male) :)

Forse "iperbolicamente" stiamo andando davvero in quella direzione...

CITAZIONE (CMaiorano @ 14/1/2017, 14:06) 
"La casta dei politici ladri" ... un discorso che sento da 54 anni...

Forse è perchè esiste davvero? :P

Buon week end! :bye1.gif:
 
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