Governo Renzi, le riforme soprattutto

Caro Carmine chi amministra deve avere principi e idee sennò come fa a decidere stanziamenti, che so nella sanità più, che nell'urbanistica, privilegiare l'ambiente oppure permettere di costruire ovunque, cose che d'altronde succedono in Italia tutti i giorni. L'amministrare non è pratica neutrale, anzi.
Saluti
Claudio

Certo Claudio ma ... ma.
Ma le buche nelle strade cavolo! non è né di destra né di sinistra tapparle, così come i marciapiedi sconnessi vanno sistemati, l'illuminazione pubblica curata eccetera eccetera ...
Se un politico che io vorrei fosse un amministratore non fa PER PRIMA COSA queste "robe" basilari che ci sta a fare?
Se, poniamo, non trova soldi nel bilancio dovrebbe dirlo in maniera netta e magari, visto che de facto ha fallito, non ricandidarsi, oppure anche scegliere, spiegando, di tappare le buche per le strade coi soldi che ne so, del maggio fiorentino ...

Questi sono esempi terra terra ... a meno da come parla "il bomba" sembra più consapevole che se non ingrana qualcosa va a casa (e magari anche noi dietro ) il che già è qualcosa.

non confondere il tecnico con il politico. Il sindaco è un politico che deve fare delle scelte precise che poi si riverberano fortemente sulla città e chi la vive. la parte tecnica non è né può essere disgiunta da quella politica.
Saluti
claudio

Certo che no ma se "parlassero meno, anzi per niente e facessero e se non riuscissero andassero a casa" sarà un discorso da Grillo, ma è calzante.
Cioè se un politico o amministratore nel mandato non ha inciso, realizzato, io penso che non dovrebbe ricandidarsi.
Questo perché fare il politico o l'amministratore non è obbligatorio, obbligatorio è lavorare...
E penso che anche tanti politici di sinistra, magari ottime persone mai sfiorati da scandali, si sono troppo adagiati alla "professione" di politico.

Spero, mi pare Renzi forse sia diverso, certo si è esposto molto.

Cà questo è il sale della democrazia. Se ha mal governato si spera che i cittadini alle successive elezioni lo mandino a casa. cosa p.es. che è avvenuta lo scorso hanno a Roma dove Alemanno è stato sonoramente battuto. Vero è che aveva governato veramente male, per non dire altro.
e il pericolo paventato da Maurizio non è da sottovalutare.
Saluti
claudio

Ma no Boss, perché lui era evidente, almeno a me, che si era candidato per assicurarsi i suoi affari.
Le idee, la politica certo che deve guidare la cosa pubblica ma VA FATTO, amministrato qualcosa.

Altrimenti a che può servire stare al parlamento per più legislature?

Ripeto che su questo, sul porre con concretezza sul tavolo le cose da fare, Renzi, spero, sia diverso.
Certo va valutato tra qualche tempo.

Si, le cose da fare Cà. ma quali, e poi come. Sennò restano slogan e basta. una cosa che giudico positivamente e proprio oggi è stata resa efficace è la cedolare secca al 10% per i canoni di affitto concordati. Questa lo trovo un provvedimento giusto.
Saluti
Claudio

Caro Corrado senza idee non si va da nessuna parte, e queste devano avere dietro le loro spalle, principi a cui riferirmi che possiamo o meno chiamare ideologie. Proprio la loro assenza ha determinato il vuoto pneumatico n cui ci dibattiamo, non il contrario. L'attuale deserto sociale dipende dalla mancanza di principi forti, condivisi e condivisibili, per quanto mi riguarda di una visione "progressiva e progressista" della società. Non mi soddisfano slogan e affermazioni roboanti . Voglio sapere cosa chi mi governa vuole fare della sanità della ricerca della scuola, dei trasporti. Voglio sapere se e quali interessi supporta, in base a quale pensiero (ideologia?) compie le sue scelte. Sennò va sempre tutto ben, anzi tutto male. fare per fare.... ne abbiamo viste le conseguenze.
Saluti
claudio

Si OK ma non si può passare "una vita" a fare il politico che quasi altro non fa che "confrontarsi sulle idee" eccetera, e forse questa eccessiva verbosità, chiamiamola così, ha nuociuto anche alla sinistra.
Riguardo i grandi temi che tu hai sollevato, secondo me si deve avere anche il coraggio di ammettere che tutti non sono risolvibili, anzi, e quindi magari concentrarsi su qualcosa che può essere portato a fondo.

Risultato minimo, ma meglio che nulla, come la riforma elettorale (speriamo arrivi a compimento) e i promessi 80 euro in busta paga, la promessa spending review.
Vedremo, valuteremo, ad ora le impressioni sono positive.

mi sembrava di essere stato chiaro ma evidentemente non lo sono stato. Ho semplicemente detto che il "fare" di un politico che agisce nel nome della collettività deve essere supportato da idee (ideali) sennò diventa semplicemente un fare vuoto se non opportunista. del resto abbiamo avuto pochissimo tempo fa esempi di questo agire: Monti che doveva fare chissà cosa ed è stato un esattore di tasse o poco più, la Fornero che doveva semplificare il mondo del lavoro e quello pensionistico con il risultato che è aumentata la precarietà di chi lavora, il pensionamento è diventato una chimera e decine di migliaia di esodati vagano senza lavoro e senza pensione. Senza confronto e senza chiare idee (ideali?) si rischia di fare disastri. gli 80 euro, l'avevo già detto non sono un programma di riforma o che so io di rinascita nazionale. Ben vengano ci mancherebbe, ma non lo sono. Ripeto per l'ennesima volta prorogare di ben 8 volte il tre anni i contratti a tempo determinato sono un'aberrazione e se dal buon giorno si vede il tempo...
Saluti
Claudio

E anche pensando a gli ideali o alle idee ... non si arriva a tappare le buche per strada o no ?
Io ho "un piccolo cervello pratico" che è una frase di Walesa, magari mi accontenterei anche delle strade aggiustate, invece del teatro che è diventata attualmente la politica italiana.
I grandi temi ... non è che erano o sono un alibi per non impegnarsi in fatti concreti?
A me pare così, poi grandi temi come "la risoluzione della fame nel mondo" o anche "la distensione tra i blocchi Est/Ovest (quando c'erano)" magari non merita neppure "perderci tempo" perchè irrisolubili in tempi certi, concreti.

Nello specifico della riforma delle pensioni fatta dalla Fornero, ci veniva di continuo chiesto dalla Commissione Europea di rientrare nella spesa pensionistica, così come ci veniva/viene chiesto di rendere più flessibile il mercato del lavoro (che chissà che vorrà poi dire), quindi continuare a fare orecchie da mercante mi parrebbe impossibile.

Quello che manca è come al solito i fatti.
Per esempio : è vero che, che ne so, in Germania è possibile licenziare anche per assenza di lavoro, pur se con un risarcimento.
QUanti licenziamenti ci sono così?Quanto è alto il risarcimento?Non è che per caso sono licenziati così i dipendenti prossimi alla pensione che usano il risarcimento come uno scivolo per la medesima?
In Germania è stato fatto l'accordo per il salario minimo a 8.5 euro l'ora (che per altro andrà in esecuzione dal 2015 moooooolto gradatamente), quante persone percepiscono uno stipendio così basso?Non è che magari anche questo stipendio basso è uno scivolo alla pensione o un arrotondamento, tipo un lavoro part-time?
Sempre in Germania vanno in pensione anche loro a oltre 65 anni, ma non è che per caso sono cosi ricchi da potersi che so, ritirarsi prima dal lavoro campando magari di rendita e/o con un contratto "da poco" come detto sopra?

Questo io chiederei ad un politico/amminstratore, uno studio per poi fare una scelta, spiegata, secondo le proprie idee politiche.
E sul fare magari qualcosa Renzi ha di meglio dei vari personaggi specializzati in "convergenze parallele", spero almeno.