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Le nostre montagne

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view post Posted on 4/5/2014, 14:04
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Più che le foto, sono magnifici i panorami che ho la fortuna di potermi godere. :D
 
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view post Posted on 4/5/2014, 19:20
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E si, illuminano l'anima. ^_^
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 4/5/2014, 19:27
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Chissà quante piste sterrate su quelle splendide montagne... :ops.gif: :offtopic.gif: ok mi auto-cazzio :hammer.gif:
 
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view post Posted on 5/5/2014, 22:19
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Per fortuna quasi tutte chiuse al traffico... anche se qualche furbetto ogni tanto lo si incontra.
 
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view post Posted on 6/5/2014, 07:31
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CITAZIONE (EasyRider16 @ 5/5/2014, 23:19) 
Per fortuna quasi tutte chiuse al traffico... anche se qualche furbetto ogni tanto lo si incontra.

:) Ho già espresso la mia opinione in merito cioè se per un minimo la montagna non è "frequentata" cade in un abbandono (magari anche in parte inevitabile) che porta frane e dissesti geologici...
Nello specifico delle piste basterebbe metterle percorribili a pagamento, il pagare qualche soldo scoraggia la totalità dei cretini che distruggerebbero altrimenti sia il terreno che le stesse piste, che appunto con i soldi del biglietto sarebbero un minimo manutenute e che servirebbero anche a chi mantiene un minimo di attività economica in montagna (allevamenti di bestiame, legna, ecc...).

L'appennino toscano è gestito anche così (veramente la maggioranza delle piste sono percorribili senza biglietto) ed è ben più vitale e mantenuto del confinante e abbandonato appennino emiliano devastato dalle frane dove le piste da quello che ho visto non sono percorribili :bye1.gif: .
 
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view post Posted on 6/5/2014, 08:14
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Un conto è l'accessibilità per lavoro, un conto la frequentazione per diletto. La presenza di strade è oggi essenziale per poter mantenere attiva la già difficile economia montana, ma queste piste (nuove o recuperate) hanno ragione di esistere solo quale strumento per chi la montagna la lavora. Aprirle senza criterio col semplice versamento di un obolo aiuta solo chi, come te, vede la natura come un parco giochi in cui passare ore di svago, inquinando con rumore e gas di scarico.
Puoi andare sulle Marittime francesi in estate e vedere colonne di fuoristrada di tour organizzati arrancare sulle strade militari per capire quanto poco abbiano a che fare con l'economia montana (e la natura), oppure andare in svizzera e trovare alpeggi perfettamente efficienti e serviti da strade rigorosamente vietate ai non autorizzati. Sono visioni alquanto diverse della gestione del patrimonio naturale, l'una specchio della mentalità che si debba essere liberi di fare tutto, l'altra dell'idea che la propria libertà abbia termine dove inizia quella altrui, intesa anche in senso collettivo (ambiente ed equilibrio naturale)
 
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view post Posted on 6/5/2014, 09:08
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Senza voler fare l'avvocato di nessuno ma ben conoscendo il bonzo di Morcone, non è certo il tipo che ha una visione invasiva della natura anche perché in montagna ci abita. Che queste siano abbandonate in buona parte è vero. Prima gli alpeggi in quota con la sequenziale presenza umana erano in qualche modo gestiti, puliti, ora molto meno ed è demandata sostanzialmente solo alla forestale la cura di vaste aree montane (interessanti studi e scritti furono fatti dai compianti Nuto Revelli e Mario Rigoni Stern). Non so....bisogna essere buoni conoscitori dei posti per capire fin dove è giusto che arrivino i mezzi a motore e dove no. In sostanza anche rispetto a quello che dice Corrado quale è, dovrebbe essere un giusto equilibrio.
Saluti
claudio
 
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view post Posted on 6/5/2014, 09:16
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Sono appunto già stato sulle Alpi marittime francesi in estate e ho visto piste ben tenute percorse da fuoristrada, :D e anche da me con la Sedici, non tantissimi fuoristrada e comunque NULLA che possa distruggere o rompere alcunché e visto che i bravi francesi (bravi in quanto non italiani "che abbiamo il DNA marcio" autocitazione necessaria :) ) applicano questo modello non vedo perché pensare che sia sbagliato del tutto.

Magari soggettivo come quasi tutto in questo mondo, ma di certo non errato, i parchi a tema 4x4 per esempio negli USA sono diffusi.

Vai tranquillo che, secondo la mia esperienza, il pagamento di una cifra per passare da una strada/pista con l'auto fa sì che il 95% della gente non ci vada, quindi non si genera né un consumo delle medesime piste né un inquinamento percepibile, e comunque genera un certo indotto economico per chi vive in zona, così come si potrebbe pensare di organizzare dei convogli autorizzati come in alcune zone è già.

Altrimenti potrei polemizzare all'infinito, e invece mi fermo perché andremo fuori tema :) , dicendo che se l'auto "inquina" figuriamoci il costruire piste di sci, piuttosto che rifugi, piuttosto che l'esistenza stessa dell'essere umano sta distruggendo il pianeta Terra ...

Bye :bye1.gif:
 
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view post Posted on 6/5/2014, 10:08
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Ragionare così vuol dire fare un minestrone di idee che alla fine si giustifica tutto.
Le piste da sci sono tra gli interventi più dannosi sulle nostre alpi, fortunatamente è un'attività in declino e la bilancia sempre più in deficit dei gestori degli impianti ha tirato un freno a nuove devastanti opere.
I rifugi oggigiorno si realizzano su vecchie strutture esistenti con soluzioni progettuali che nelle zone ambientali più delicate (alta montagna o parchi naturali) fanno ampio uso di tecnologie ecocompatibili.
Entrambi i casi, comunque invasivi dell'ambiente, sono comunque fonte di reddito per le popolazioni montane e quindi possono avere un senso (anche se certamente richiedono una gestione attenta).
Andare a zonzo con un 2.0 diesel per i boschi per il solo gusto di andarci, abbi pazienza ma proprio non riesco a vederne l'utilità sul territorio e le popolazioni.
Non averne eh Maio, non ce l'ho con te ma sai come la penso sull'uso (che condivido) e sull'abuso (che depreco) dell'ambiente :bye1.gif:
 
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view post Posted on 6/5/2014, 11:40
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certo coerentemente dovremmo allargare il discorso all'uso e abuso dei mezzi a motore (e non solo) in generale. Avrebbe senso relativo limitare la salvaguardia a certi luoghi e ambienti per poi permettere come di fatto è l'uso libero di queste macchine. Ma qui si rischia di andare troppo lontano di parlare di modelli di sviluppo socio-economico-industriale che dominano e in cui siamo immersi fino ai capelli (che io non ho... :o: ^_^ ). Allora mi limito a dire che personalmente piace camminare e concepisco l'auto come mezzo di trasporto e poco più concedendomi una tantum qualche piccola digressione.
Saluti
claudio
 
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view post Posted on 6/5/2014, 12:07
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E' vero, ma con questa mentalità dei discorsi troppo complicati da affrontare e quindi apparentemente senza soluzioni non ci si muove di un millimetro e, come detto, si tende a giustificare tutto
 
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view post Posted on 6/5/2014, 12:24
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Infatti poco prima avevo scritto di "un giusto equilibrio". Sicuramente non facile da trovare ma necessario.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 6/5/2014, 14:22
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Tutto giusto, ma per rimanere nel concreto :) non penso che in Francia dove le piste sono aperte al traffico di 4x4 "affoghino" nell'inquinamento paragonati agli svizzeri o anche non penso che in Toscana dove normalmente le piste sono aperte l'inquinamento sia assolutamente maggiore della vicina Emilia dove le piste di norma sono chiuse.

E' soltanto un'idea di rendere o meno percorribile queste piste con pro e contro ... ma nessuno ha una bacchetta magica.

Secondo me basterebbe avere un po di regole comuni invece che inseguire la "moda" del momento.
Quindi regole comuni tra provincie, comuni, regioni e stati confinanti.

Sempre rimanendo nel concreto, insisto che mettendo a pagamento (anche poco) una pista questa viene evitata dal 99% delle persone, e già avremmo risolto "il problema" ammesso che sia "il problema mondiale dell'inquinamento" il passaggio di, che ne so, 50 auto l'anno su una pista montana.

Guardate che non stiamo parlando di zone di rispetto tipo parchi naturali, ma di "normali" aree montane.
 
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57 replies since 24/11/2013, 17:09   591 views
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