| Caro Maio, hai messo a fuoco un altro punto: non sempre audiofilo e melomane sono figure coincidenti. Conosco dei maniaci dell'elettronica esoterica, di quelli capaci di spendere migliaia di euro su un cavo che poi ascoltano poca musica e pure in modo "disordinato". Viceversa conosco dei veri intenditori musicali a cui quello che interessa è il brano e non tanto la fonte con cui viene riprodotto. Io credo di posizionarmi un po' a metà in quanto non posso certo definirmi un fine intenditore musicale, ma neppure uno da ascolti occasionali su You Tube, e non disdegno ascoltare la musica con un buon impianto HiFi, senza però dovermi spingere verso il fanatismo totale. Comunque se dovessi scegliere prediligo la categoria dei melomani, in quanto non c'è impianto che possa sostituirsi alla bellezza di un brano o, viceversa, alla sua bruttezza. Mi fa sorridere quella del triplo ascolto, perché mi ricorda le discussioni giovanili, quando all'uscita di un nuovo disco progressive, si dibatteva per mesi sui vari brani e sempre qualcuno veniva tacciato di non aver ascoltato abbastanza volte l'intero disco (sottolineo intero, perché una volta era impensabile ascoltare un solo brano per giudicare quelle che, non a torto, si definivano opere). Quindi, va bene discutere di HiFi, musica liquida ed altro, ma in prima linea c'è, e sempre resterà, la musica.
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