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Sistema a idrogeno

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view post Posted on 1/11/2013, 08:38
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Credo che all'americano medio della questione che questo modo di ricercare energia (e consumarla) allontani la ricerca della medesima da fonti "virtuose" non gliene freghi un c*, purtroppo o per fortuna...e anche questo è per dire di guardare ai problemi anche da altri punti di vista che non sia quello italiano, che è del tutto assente (purtroppo per noi) dalle discussioni che contano a livello mondiale.

Nello specifico io non credo proprio che le case automobilistiche, che DEBBONO fare utili sennò chiudono, facciano macchinazioni contro una qualche tecnologia che fa consumare meno i motori ... semplicemente dicevo che il "consumare meno" è un assillo essenzialmente italiano (e anche un po' europeo) e che quindi non vedo realistica l'idea di un motore endotermico "a consumi ultra-ridotti".

Tutto qua :bye1.gif: .
 
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view post Posted on 1/11/2013, 17:59
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Non sono riuscito ad interpretarti. Non capisco se il tuo voglia essere cinismo o cosa... :hmm.gif:
 
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view post Posted on 1/11/2013, 18:31
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Maurì, Carmine cinico... no non è il tipo. ^_^ a volte pare un po' ermetico anche a me, ma cinico decisamente no. Per quanto ne so tutte le tecniche di estrazione mineraria (idrocarburi, metalli, preziosi marmi ecc. ecc.9 non sono indolori. ognuna distrugge, inquina, modifica l'ambiente. il punto è: fino a dove è lecito arrivare? dove dovrebbe essere posto il limite per salvaguardare l'ambiente e chi su esso vive senza causare danni irreversibili? Sapendo che gli interessi economici hanno la valenza che sappiamo, non mi pare affatto una domanda retorica. Il punto è chi dovrebbe controllare e eventualmente far rispettare questi equilibri che sono anche, un po' dovunque nell'occidente equilibri normativi?
Saluti
claudio
 
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view post Posted on 1/11/2013, 20:36
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Volevo dire che è inutile fare dietrologie tipo "il sistema ad idrogeno è ottimo per risparmiare carburante, ma le (solite) case petrolifere e i (soliti) americani congiurano per non farlo diffondere" ... non hanno bisogno di congiurare sia perché sono indifferenti ai problemi italiani, sia perché ad ora di petrolio ne hanno anche d'avanzo anche se, certamente, le tecniche estrattive di questo petrolio (ma magari anche degli altri idrocarburi) hanno un grosso impatto ambientale.
 
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view post Posted on 1/11/2013, 20:56
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CITAZIONE (ClaudioN @ 1/11/2013, 18:31) 
Maurì, Carmine cinico... no non è il tipo. ^_^ a volte pare un po' ermetico anche a me, ma cinico decisamente no. Per quanto ne so tutte le tecniche di estrazione mineraria (idrocarburi, metalli, preziosi marmi ecc. ecc.9 non sono indolori. ognuna distrugge, inquina, modifica l'ambiente. il punto è: fino a dove è lecito arrivare? dove dovrebbe essere posto il limite per salvaguardare l'ambiente e chi su esso vive senza causare danni irreversibili? Sapendo che gli interessi economici hanno la valenza che sappiamo, non mi pare affatto una domanda retorica. Il punto è chi dovrebbe controllare e eventualmente far rispettare questi equilibri che sono anche, un po' dovunque nell'occidente equilibri normativi?
Saluti
claudio

Esatto. Quale è il punto di equilibrio etico, economico, ecologico, sociale, culturale e via dicendo? Certamente Carmine, pur semplificando al quanto il concetto, ha centrato la questione: ad alcuni (non direi americani, perché sarebbe troppo riduttivo e al contempo troppo inclusivo) tutto questo non interessa e l'unico obiettivo è il massimo profitto, che certamente supera tutti i limiti di cui parliamo. E' mia convinzione che gli organismi internazionali servano a poco, quando addirittura non sono dannosi, perché la vera forza del cambiamento è la cultura (intesa in senso lato). Se non si arrivano a comprendere intimamente, alcune cose rimangono troppo distanti da noi per coglierne la portata del cambiamento. L'ecologia (da non confondere con l'ambientalismo che ne è solo parte) ad esempio non può essere compresa se non con una profonda svolta culturale, ecco perché si parla di ecosistema.
 
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view post Posted on 1/11/2013, 21:27
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Un approccio culturale insieme alla maturazione delle coscienze. ma questi sono elementi basilari poi occorre impegno, capacità di convinzione. Onestamente mi pare che questa seconda parte è poco seguita. Il pianeta Terra peggiora continuamente. Una vera inversione di tendenza non è all'orizzonte e siamo decisamente tanti, forse troppi per essa.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 1/11/2013, 21:41
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L'ecologia, per me, è condurre la società di modo che sia, per il possibile, compatibile con le risorse del nostro pianeta che non sono infinite, anzi.
 
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view post Posted on 1/11/2013, 22:32
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Più che ecologia la definirei "sopravvivenza".
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 2/11/2013, 00:34
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L'intensità della pressione antropica sugli ecosistemi è data dalla moltiplicazione dei fattori popolazione, livello di consumo e tecnologia.
 
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view post Posted on 2/11/2013, 17:28
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Infatti siamo fuori con l'accuso ma vogliamo far finta di non esserlo.
Saluti
Claudio
 
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view post Posted on 2/11/2013, 20:33
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Clà, me la traduci che non sono sicuro di averla interpretata correttamente?
 
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