liorob58 |
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| Diciamo allora :" mai più guerre di conquista". Poi il problema si ripropone nei confronti di chi le guerre le scatena, per ideologia o interesse. Massimo rispetto ed ammirazione nei confronti dei nostri soldati che, oggi come allora,adempiono all' impegno preso con lo stato,sicuramente oggi più per scelta coscente che per imposizione. Da condannare invece, sempre e comunque, il fanatismo di ogni matrice. Non dimentichiamo che la guerra non è un gioco,in guerra si uccide e si muore.
Vorrei concludere così la mia partecipazione a questo thread (per evitare di finire nella retorica o nei luoghi comuni). Della seconda guerra mondiale, riguardo gli eventi bellici che precedettero l' 8 settembre, noi Italiani ricordiamo, sopra tutti, due nomi, due luoghi: El Alamein e Nikolajewka. Luoghi di latitudini, climi, contesti diversi ma che entrambi riportano alla mente tragedie immani all' interno delle quali si sono consumati atti di coraggio e di sacrificio incredibili. Luoghi pur sempre però collocati nel quadro di sconfitte militari. Ecco,io credo che il non aver potuto celebrare una vittoria ci ha permesso di apprezzare ancor di più la grandezza di quegli Uomini.
ciao a tutti
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