25 Aprile la Liberazione, Il perchè di una festa

I partigiani, chi si ribellò a costo della propria vita, al dominio nazifascista hanno dato un minimo di "lustro" all'Italia, hanno fatto vedere "al mondo" che non è detto che l'italiano è sempre tale ... servo di qualsiasi padrone.

Era sicuramente così anzi peggio quando ancora non c'era stata la Resistenza, cioè col regime fascista.
La Resistenza ora "serve" a ricordare che non esiste solo l'italiano mafioso-camorrista-qualunquista-opportunista, che per sistemarsi o sistemare un familiare alla ASL farebbe lega col primo mafioso che gli capitasse a tiro.

E' sempre lo stesso significato del mio paradosso del "disastro prossimo venturo", cioè i miglioramenti pure ci sono ... tra dimenticanze, crisi, marce indietro ed egoismi ... ma nella prospettiva storica certamente non "immediata" come ci piacerebbe, e comunque parziale (se TUTTO non va bene come vorremmo <=> "disastro prossimo venturo", paradosso, esagerazione o anche provocazione).

Alcune situazioni poi particolarmente tragiche (i migranti) non sono poi praticamente risolvibili "alla meglio", bisognerebbe che non ci fossero più guerre, dittature, commerci loschi in una parola che l'umanità fosse "buona" come i membri dell'equipaggio dell'astronave Enterprise nelle serie del telefilm Star Trek che sono devoti "alla ricerca della conoscenza", avendo una civiltà e una tecnologia che li affranca dalle ansie del vivere quotidiano.

Appunto un'utopia !

Buon 25 Aprile a tutti, è pur sempre, e per sempre, la festa fondante della nostra Repubblica !

Solo un po' più d'umanità, questo chiedo. Nel ricordo attuale di mio padre, la madre di Maurizio, Duccio Galimberti, Roberto Bencivenga, Nuto Revelli, e di tutti coloro che scelsero di battersi per un Italia giusta e migliore. A voi!!!!!!!
Saluti
Claudio

lo ripeto sempre, l'oblio della memoria genera mostri... o idioti come minimo.
Saluti
Claudio

"Alle fronde dei salici
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento."
Salvatore Quasimodo
(“Giorno dopo giorno”, 1947)
Viva la Liberazione, sempre...
Saluti a tutti
Claudio

E' domani la "festa" della Liberazione ... sarà brutta l'Italia ma è l'unica che abbiamo

Dici boss ?
Per me che non sono certo nato a Bolzano, non ci vedo peggioramenti ... l'italiano com'era è.

Neppure miglioramenti certo, il malaffare della politica (e non solo) c'è dagli anni '80 ma anche prima, a mia memoria, un totale "deserto culturale" specialmente al sud.

Vero Maurì. Basta vedere le odierne elezioni in Austria e tutto quello che sta succedendo in Europa. Certo la situazione è molto, molto complessa e non bastano poche parole o concetti per metterla a fuoco. Tornando a noie alla Resistenza che ha fondato nel bene la nostra emocrazia poi tradita, dico solo che un capo della Resistenza è stato un certo Sandro Pertini, un attuale capo politico e Matteo Salvini.... si capisce subito che qualcosa è andato storto.
Stasera a "Blob" su RAITRE hanno mandato un filmato di ragazze soldato curde che combattono contro l'IS e in sottofonda c'era "bella ciao" cantata in curdo! onore e forza a lor che combattono per la libertà.
Saluti
Claudio